La Corte di Cassazione con la sentenza n. 5120 ha condannato l’Amministrazione Finanziaria a risarcire un contribuente, costretto ad impugnare un atto illegittimo, in quanto le istanze di autotutela non erano state accolte e l’Ufficio stesso, in contenzioso, aveva riconosciuto l’errore.
L’Agenzia delle Entrate non solo dovrà risarcire le spese legali occorse per ottenere l’annullamento dell’atto, ma anche quelle sostenute per trasferte e rapporti con l’Ufficio intrattenuti infruttosamente dal suo difensore commercialista.
Il contribuente ripetutamente anche mediante diffida aveva cercato in tutti i modi di provare che gli accertamenti erano illegittimi ma alle risposte negative dell’Agenzia ha dovuto intentare per forza una causa tributaria.
Fonte: Il sole 24 ore 4 marzo 2011.