Il Presidente dell’Istat Enrico Giovannini, che presiede “la commissione costituita per studiare il livello retributivo dei parlamentari”, in un intervista rilasciata al TGCOM, si è detto “dispiaciuto e stupito dalle critiche piovute sulla stessa commissione”.
Ha ribadito, qualora ce ne fosse stato bisogno che lo studio si è occupato, oltre alle retribuzioni dei parlamentari di altre 31 istituzioni pubbliche e che il lavoro sarà completato entro il 31 marzo come è stato previsto per legge.
Qualcuno non ha capito che non spetta all’ISTAT, decidere sulle riduzioni o sui tagli, ma al Parlamento, l’Istituto ha ricevuto solo un incarico al fine di valutare gli stipendi dei nostri deputati e senatori rispetto agli omologhi europei.
Sono piovute da più parti critiche alla Commissione, ma inspiegabilmente!!!
Gli Italiani leggono poco i giornali e prendono solo spezzoni di notizie sentite qua e là, quando ci sarebbe bisogno invece di informarsi bene su quello che succede, soprattutto per il bene del nostro Paese.
Non si può ad esempio essere d’accordo allo sciopero sindacale, contro l’art. 18, per il bene dei lavoratori quando non si ha comprensione di tutta la faccenda, si creano danni gravi e tensioni sociali.