JobS Act: nel 2016 persi un milione di posti. Un regalo alle multinazionali un furto ai lavoratori

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Noi da addetti ai lavori crediamo fermamente che il jobS act sia stato un furto ai lavoratori …. prima assunti (non pagando contributi) e poi licenziati (quando i contributi statali sono finiti).

Un regalo alla Fiat, alle multinazionali, un omaggio alle grandi aziende, un furto ai giovani, forse non economico bensì DEL LORO TEMPO quando tempo per la vita non c’è… Sicuramente hanno lavorato per qualche anno, con la stolta norma partorita da Renzi, il famoso jobS act che avrebbe risolto il problema dell’occupazione in Italia, il sistema che gli USA ci avrebbe copiato … ecc ecc, ma alla fine non è stato “amore solo un calesse”.

Un modo come un altro per dare soldi alle multinazionali di colore rosso, fargli prendere milioni di euro di de-contribuzione, produrre molto per qualche anno a costi bassissimi, e poi disfarsi dei dipendenti quando i soldi dello Stato non c’erano più, con il lillipuzziamo jobS act …. che solo invertebrati possono pensare… (scusateci lo sfogo non consono).

Un sistema abbastanza semplice da capire che è perfettamente uguale a prendere i soldi dal cassetto nostro statale e fare un regalo alle grandi aziende … Infatti i contributi a differenza dei regali sono erogati per avviare delle procedure migliori, e poi stabilizzare tali procedure e i dipendenti assunti. Così non è stato il JOBS ACT nel 2016 ha prodotto circa un milione di licenziamenti + 5,7% rispetto al 2015.

 

Aumentano quindi i licenziamenti sebbene stiano calando le dimissioni. Nell’anno appena trascorso 2016 si sono avuti quasi 900mila licenziamenti (899.053), considerandone tutte le tipologie, in crescita del 5,7% rispetto al 2015 (850.297).

Con il Jobs Act sono state (ben) introdotte le nuove norme sui licenziamenti facili ma anche il contrasto alle dimissioni in bianco con l’obbligo della comunicazione online, entrato in vigore anch’essa nello stesso periodo di marzo 2016.

Nel solo quarto trimestre del 2016 i licenziamenti sono stati nel complesso 259.968, incremento di 9.276 unità (+3,7%), mentre le cessazioni per dimissione sono scese a 318.146 in calo di 73.681 unità (-18,8%) rispetto allo stesso trimestre del 2015.

In conclusione il jobs act, che ripetiamo per noi è stato solo un modo per omaggiare le grandi aziende padroni della politica, è stato il sistema costruito da Renzi non da lui direttamente, non ne sarebbe stato capace, per dare soldi, creare ricchezze alle multinazionali ed uscire dai problemi nel momento in cui i contributi a carico dello Stato erano finiti. POLITICA STUPIDA, COME STUPIDA E’ LA POPOLAZIONE CHE ANCORA CONTINUA A CREDERE IN CERTA GENTE … MAGARI AVRANNO UN RITORNO DIRETTO … LO SPERIAMO PER LORO … CERTAMENTE NON PER TUTTI

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