Lavoro: Il Jobs act è legge… con ricorso alla fiducia del Senato.  

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Il Jobs act  (la riforma del LAVORO) di Matteo Renzi è legge: il Senato con 166 voti positivi e 112 negativi,  ha votato la fiducia sul testo, già approvato dalla Camera e proposta dal ministro Poletti.

Matteo Renzi e il suo Governo, sono stati delegati quindi, alla Riforma del lavoro con il jobs act, dei contratti di lavoro, delle politiche impiegatizie, e degli ammortizzatori sociali.

Mediante i decreti delegati saranno varate le novità in materia di lavoro, che hanno visto in questi mesi un’accesa polemica con i sindacati per la nascita dei contratti a tempo indeterminato c.d. a tutele crescenti. Infatti oltre alle modifiche per i nuovi assunti, c’è anche  la revisione delle procedure di licenziamento dal lavoro, molto più snelle, mediante indennizzo del licenziato, correlato al periodo di anzianità di lavoro  del dipendente, al posto del REINTEGRO per le ipotesi di licenziamenti illegittimi. (Come illegittima è la norma ndr)),

Il reintegro al proprio posto di lavoro del dipendente rimarrà solo per quei casi di  licenziamenti discriminatori e che hanno procedure recanti  cause di nullità, e in alcune fattispecie di licenziamento dal lavoro per cause disciplinari.

Grande soddisfazione del premier… ma vedremo se questo porterà ad effettivi benefici per debellare la disoccupazione e incrementare gli addetti occupati e al lavoro, oppure le norme  occorrono solo per aumentare i profitti delle grandi aziende.

 

 

 

 

 

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