L’Istat ha pubblicato in data 24 aprile i principali dati concernenti l’indebitamento netto ed il debito delle Amministrazioni Pubbliche italiane riferiti al periodo 2013-2016, trasmessi alla Commissione Europea. L’indebitamento netto e il debito delle Pubbliche amministrazioni italiane sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia e rappresentano le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione Monetaria Europea secondo il Trattato di Maastricht.
In base al Protocollo sulla Procedura per i Deficit Eccessivi, tutti i membri dell’UE devono comunicare entro il 31 marzo e il 30 settembre i livelli di indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze economiche concernenti la finanza pubblica relative al quadriennio precedente. La metodologia di costruzione degli aggregati segue le regole e le definizioni armonizzate a livello europeo e contenute nel Sistema Europeo dei conti (Sec 2010). I dati concernenti il livello di indebitamento netto ed il debito delle amministrazioni pubbliche sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia e costituiscono le principali grandezze di riferimento per l’Unione Monetaria Europea. Tutti i dati consuntivi per gli anni 2013-2016, sono sottoposti al processo di revisione condotto da Eurostat e coordinato dall’Istat: quelli relativi all’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013.
Nel 2016 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche è pari al -40.809 milioni di euro, corrispondente al 2,4% del Pil, in diminuzione di circa 3,4 miliardi rispetto al 2015. Nel 2014 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche italiane era di -48.999, corrispondente al 3% del Pil e nel 2013 era di -46.916 milioni di euro, è stato pari al 2,9% del Pil. Il debito pubblico nell’anno 2016 è stato pari a 2.217.909 milioni di euro, mentre nell’anno precedente 2015 era di 2.172.850 milioni di euro. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi), è risultato pari a 25.463 milioni di euro, corrispondente all’1,5% del Pil, percentuale invariata rispetto all’anno precedente 2015, quando il saldo primario era pari a 23.869 milioni di euro.