LA MANOVRA CURA ITALIA, PRESENTATA DAL PREMIER, come “manovra poderosa per l’economia” non presenta assolutamente tali caratteristiche.
Il problema creato alle imprese e famiglie per la sospensione delle attività è prettamente finanziario prima, e patrimoniale poi, avendo creato un danno non recuperabile con la riapertura delle attività, sia per i commercianti sia per gli autonomi che per i liberi professionisti.
Ma se il risarcimento che Il Governo ha previsto per imprese e autonomi è quello contenuto nel decreto, siamo proprio fuori strada.
Potenziare il fondo di garanzia pubblica, potenziare gli ammortizzatori sociali, sono interventi assolutamente validi e misure giuste le imprese di medie dimensioni, ma assolutamente insufficienti per le miriadi di partite IVA che hanno dovuto e ovviamente voluto con responsabilità sposare il provvedimento che imponeva il blocco delle attività per prevenzione del coronavirus.
Ma qualsiasi imprenditore, sa che ha diritto ad integrare il mancato volume e utile del mese di marzo almeno …. e non è certamente congruo ed equo ottenere 600 euro una tantum….
Quando si verificano eventi catastrofici come la pandemia da COVID-19, che DANNEGGIANO UN DETERMINATO TERRITORIO O L’INTERO TERRITORIO ITALIANO (come un mese di volumi aziendali), allorché si viene a creare una situazione di degrado sociale, economico e finanziario, si innesca un problema duplice come è successo per il coronavirus e come ha tentato di fare il decreto “cura italia” oggi approvato:
- far fronte all’ emergenza sanitaria degli ammalati ed evitare nuovi contagi;
- e stimolare la ripresa economica dell’economia italiana attraverso la stabilizzazione delle attività al livello pre-crisi.
Il ristoro dei danni subito dalle attività produttive deve essere almeno pari al 50% dei reali danni subito … con stima azienda per azienda.
In questa grave epidemia, che si augura sarà risolta al più presto, subito dopo ogni azienda farà l’inventario dei danni, dei propri danni subiti, e oltre al ricorso alla copertura assicurativa laddove esistente, molte aziende tenteranno il ricorso contro lo Stato per il risarcimento dei danni da CORONAVIRUS, dimostrati con tanto di perizia danni.