INPS: pubblicato Osservatorio sul lavoro dei precari

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INPS, ha reso noto lo studio di settore inerente le statistiche concernenti il flusso dei lavoratori precari per i primi due mesi del 2017. Ricordiamo che per lavoratore precario si intende una persona che lavora senza garanzie di stabilità e di continuità nel rapporto di lavoro. Il termine ‘precario’ deriva dalla prece, ovvero le richieste che i contadini avanzavano anticamente per reperire terra da coltivare. Con il trascorrere del tempo e del cambiamento sociale ed economico, il termine è venuto a designare, la dimensione della dipendenza, dell’insicurezza e dell’impossibilità a decidere della propria vita e del proprio mantenimento, a causa della crisi. Oggi è divenuto un termine quotidiano, ne sentiamo parlare sempre e lo si utilizza in un contesto legato ai disoccupati, agli interinali e di tutta la popolazione di lavoratori che godono solo di contratti a tempo determinato. Chiarita la definizione e l’evoluzione concettuale del termine “precario”, l’Osservatorio Inps sul Precariato ha pubblicato il seguente Report sulla consistenza dei “Rapporti di lavoro”: nei primi due mesi del 2017, nel settore privato, si è registrato un saldo tra assunzioni e licenziamenti pari a +211.000, superiore a quello dello stesso periodo del 2016 (+182.000) e inferiore a quello osservato nel 2015 (+244.000). Dobbiamo osservare come Nota Metodologica che il campo di osservazione è riferito ai lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici e gli operai agricoli. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione sono presi in considerazione esclusivamente i lavoratori degli Enti pubblici economici e tra i lavoratori dipendenti inclusi nel collettivo osservato rientrano sia i lavoratori somministrati sia i lavoratori a chiamata (c.d. intermittenti).

Il saldo annualizzato nei primi due mesi del 2017 risulta positivo ed è risultato pari a +352.000 unità; questo riflette la crescita dei contratti a tempo indeterminato (+33.000), dei contratti di apprendistato (+35.000) e dei contratti a tempo determinato (+284.000 inclusi i contratti stagionali). Inoltre, le assunzioni da parte dei datori di lavoro privati, nei primi mesi dell’anno 2017 sono risultate 900.000: sono incrementate del 4,5% rispetto allo stesso periodo nel 2016. Il maggior contributo è dovuto proprio dalle assunzioni di apprendisti (+23,1%) e a quelle a tempo determinato (+10,4%) mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-12,5%).

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