Inflazione, in una riunione della Bce, l’annuncio che la crescita si è fermata
Inflazione, secondo quanto emerso da una riunione del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, ci sarebbero sempre di più i rischi di un cedimento della stessa. L’inflazione sembra diminuire e il problema è dichiarato proprio dalla Bce che mette tutti in allerta su una situazione che potrebbe con il passare del tempo deteriorare.
Nel resoconto della riunione voluta dal Bce, si legge che l’inflazione non cresce più e che se anche la ripresa nell’eurozona sta resistendo bene a tutte le condizioni finanziarie escono confermati favorevoli in tutta l’area, con lo scenario esterno che è stato caratterizzato da un’elevata incertezza sulla prospettiva di crescita dei vari mercati finanziari. In tutto questo contesto la dinamica dell’inflazione nell’area dell’euro ha continuato ad essere in questo lasso di tempo sempre più debole di quando la Bce poteva prevedere. In tutto questo complesso processo sono anche emersi segnali molto chiari per le continue revisioni al ribasso di tutte le prospettive di inflazione che stavano filtrando nelle attese di inflazione con la possibilità che l’economia dell’eurozona sarebbe rimasta in calo. La riunione della Bce è stata dominata da una serie ti problemi collegati ad un’inflazione sempre troppo bassa per essere presa in considerazione e quindi la crescita è ferma. In una lettera ben specifica, il Presidente della Bce Draghi, ha ribadito anche nella giornata di oggi che la Banca Centrale Europea sul discorso inflazione, è sempre pronta a fare la sua parte, con l’aggiunta sul discorso relativo alla debolezza economica aggiungendo che il consiglio direttivo della Bce monitorerà con molta attenzione l’evolvesi di tutta la situazione riguardante la crescita dell’inflazione avvalendosi di tutti gli strumenti necessari disponibili. Durante questa discussione,i consiglieri del Bce sono riusciti ad arrivare ad un accordo che prevede con ogni probabilità il tasso d’inflazione nell’area dell’euro e che si situerà sotto lo zero. Tutto questo è molto lontano dal target della stessa Banca Centrale Europea con il tasso annuo che sarà vicino ma inferiore alla percentuale del 2%.