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IMU: oltre al salasso l'errore è dietro l'angolo.

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#pinomerola

L’ennesima prova di insolvenza dello Stato.

La vincenda dell’ IMU è solo l’indicatore di come questo Paese è destinato a soccombere sotto i provvedimenti decisi da persone incompetenti (nei fatti) ed  assolutamente scollegati dalla realtá dei cittadini.

Ma come è possibile che cittadini ed imprese, già in difficoltà per pagare il salasso IMU …

debbano preoccuparsi anche di non sbagliare a causa dell’estrema svogliataggine normativa…

Come sicuramente saprete quest’anno per pagare l’IMU sulle seconde case e sugli immobili produttivi bisognerà fare dei calcoli ben separati.

1) IMU seconde case. Prima di tutto sulle seconde case occorre compilare il modello F24 in modo tale da destinare l’intero gettito IMU al Comune in cui è situato l’immobile.

2) IMU sugli immobili produttivi categoria D. In secondo luogo per pagare l’IMU sugli immobili produttivi, occorre versare allo Stato l’intero gettito dello 0,76% calcolato sulla base imponile IMU; salvo poi pagare al Comune – con un altro codice tibuto – la differenza in più se il Comune ha deliberato per gli immobili produttivi un’aliquota maggiore.
Ma non finisce qui, perchè per determinare la base imponibile degli immobili produttivi di categoria D (esclusi capannoni agricoli e banche) bisognerá applicare alla rendita catastale il coefficiente moltiplicatore “65”  “anziché 60 come per il 2012″. (vedi la nostra guida sul calcolo IMU degli immobili categoria D).
3) Il sudoku delle aliquote IMU da applicare. Ma non siamo ancora alle fine, perche il decreto varato dal governo Monti, aveva previsto che le aliquote da applicare per i pagamenti IMU del 2013, dovevano essere quelle deliberate dai Comuni entro il 16 maggio 2013.
Il governo Letta ha varato un altro decreto, tramite il Ministero, che permettteva di pagare l’IMU in acconto in base alle aliquote deliberate dai Comuni per il 2012.
Attualmente però, a quanto sembra, non si sbaglia chi paga l’Imu 2013 «con le aliquote comunali previste per il 2012» o «con le aliquote del 2013» eventualmente giá deliberate dal Comune entro il 16 maggio 2013.
Ma ancora non è tutto, perchè questa facoltá (di applicare le aliquote 2012 o 2013) potrá essere opzionata fino al 7 giugno 2013. Successivamente il decreto “sblocca debiti” proprio il 7 giugno stabilirá univocamemte se applicare le aliquote del 2012 o quelle del 2013.
Quindi i calcoli che si potranno fare oggi forse andranno bene anzi sicuramente saranno giusti se l’IMU verrá pagata entro il 7 dicembre 2013; altrimenti puà darsi che sará tutto da rifare.

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