Governo Renzi, il provvedimento diventa legge
Governo Renzi, si è svolta ieri la votazione in senato per la fiducia al governo rispetto al decreto mille proroghe. L’esito della votazione ha visto prevalere il Si con155 voti, verso i contrari che sono stati 122. Il decreto mille proroghe è stato così convertito in legge. Molto critiche le opposizioni, soprattutto per il metodo della fiducia che ha, di fatto, messo a tacere ogni dissenso rispetto al provvedimento. Il Senatore Giovanni Mauro ha pesantemente commentato il provvedimento sostenendo che questo non è ricco di contenuti come sostiene, invece, la maggioranza ma è ricco di eterogeneità di contenuti, di schizofrenia normativa, volendo normare di tutto, dalle strade e autostrade all’università, di Bagnoli e Pompei, di Province e quant’altro.
Questo mentre il Governo Renzi pronuncia slogan come celerità, sburocratizzazione e semplificazione e nei fatti produce un provvedimento che va nella direzione opposta e contiene azioni su situazioni assurde mentre mancano provvedimenti ben più importanti, invece, tralasciati. Al Senatore Mauro ha replicato il Senatore Santini del PD che ha difeso il mille proroghe sostenendo che in questo periodo di trasformazione riformista del Paese, il provvedimento costituito dal mille proroghe è assolutamente necessario per normare temporaneamente molti aspetti in attesa delle trasformazioni che deriveranno dalle riforme. Ha poi lanciato accuse velenose verso i precedenti governi Berlusconi che avrebbero, secondo Santini, fatto ammalare l’Italia che, con il governo Renzi, sta lentamente guarendo. Le diatribe tra il governo e il centro destra continuano, dunque, e si fanno talvolta anche aspre. Probabilmente l’arroganza del governo Renzi è anche alimentata dalla consapevolezza del PD di avere di fronte, anzi, a destra, un avversario che ha difficoltà a compattarsi, che vive al proprio interno dissensi e divisioni anche sostanziali e mancando la compattezza, difficilmente può costituire un grosso problema per il Governo Renzi. Già all’interno di Forza Italia non esiste una forte posizione comune, esistono divisioni tra i più intransigenti e i più morbidi, mentre le posizioni rigide di Lega e di Fratelli d’Italia, che a loro volta divergono su molti punti, rendono la “triplice alleanza” unita più a parole che nei fatti e risulta essere un’intesa piuttosto fragile, che alla prova dei fatti rischia di sfaldarsi.
_________________________________
_________________________________