Alfano minaccia il suo Governo e sè stesso: “se non bloccherò l’aumento dell’IVA e non eliminerò l’IMU sulla prima casa mi staccherò la spina”. Strano caso di “dissociazione d’identità”, non mi sembra sia un virus, ma in Parlamento si trasmette che è una bellezza…
Non ha assolutamente torto: “per l’IVA Monti ne aveva disposto l’aumento” per passare l’imposizione fiscale dalle persone alle cose. E così è stato, peccato che non ha ridotto le imposte sulle persone, ma è rimasta quella sulle cose.
Ci dispiace che Alfano abbia dimenticato di essere lui “il Governo”, anzi il vice-premier, e minaccia di staccare la spina allo stesso governo, “di cui fa parte” se non ridurrà la pressione fiscale, prendendo per imbecilli tutti noi concittadini.
La cosa più importante (che a noi ci tocca e ad Alfano no) e che l’IVA aumenta al 22%.
La vera natura delle “umane genti”, è che ognuno guarda alle proprie tasche e solo se stanno bene, potrà pensare anche a quelle di milioni di concittadini (ma siamo nel campo delle ipotesi di pura fanta-politica).
Per il momento i bonifici arrivano; è questo a cui deve pensare Alfano.
Il resto è tutto teatro di pessima fattura.
Come ?
Noi commercialisti, siamo i primi ad essere chiamati in causa, in quanto il nodo vero del problema è il Fisco.