È veramente vergognoso vivere e lavorare in questa specie di Paese. A un anno dall’entrata del regime forfettario allargato a 65 mila euro , non solo non scatterà il secondo step da 65 mila a 100.000 con aliquota piatta al 20%, ma, a quanto pare, il nuovo governo è intenzionato a ridimensionare il regime forfettario appena introdotto da quest’anno !!! Voci di corridoio, infatti parlano di una possibile rivisitazione del regime forfettario che cambierà il sistema fiscale dei contribuenti forfettari in minimi analitici, nel senso che non dedurranno più una percentuale di costi dagli incassi, per poi applicare il 15% di tassa piatta, ma potranno dedurre solo le vere spese sostenute con fattura … inoltre a quanto sembra saranno reintrodotti i paletti per l’accesso al regime, come il valore dei beni strumentali e le spese sostenute per lavoro dipendente, oltre forse a ridurre il limite massimo di ricavi per l’accesso al regime. In sostanza potrà essere ridotto il tetto di 65.000 euro di ricavi per poter permanere nel regime forfettario (che nel 2018 era di 30.000 euro).
Il risultato, indegno, è che se saranno confermate le voci di corridoio, molti contribuenti appena entrati da quest’anno nel regime forfettario saranno obbligati a ritornare al regime iva semplificato, con tutti i problemi annessi e connessi, come la restituzione dell’IVA sui beni strumentali e tanto altro …
Non si può cambiare un regime fiscale dopo un anno dalla sua introduzione, anche se fosse stato un errore Introdurlo , in quanto ciò comporta danni al contribuenti, forti possibilità di errori e soprattutto la prova che viviamo in un Paese senza spina dorsale e valide fondamenta.