Il MISE in accordo con il Ministero dell’Ambiente e il Ministro dell’Economia ha siglato il Decreto di costituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica.
Il provvedimento, previsto dal decreto legislativo 102/2014, favorisce il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi.
Fondo nazionale per l’efficienza energetica
Il Fondo nazionale per l’efficienza energetica sarà gestito da Invitalia, avrà natura rotativa e offrirà garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati, sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
Si pensi al ritardo con cui è arrivato il definitivo accordo che ha reso operativo il Fondo, un ritardo di ben 3 anni dato che lo stesso doveva essere già a regime nel mese di ottobre 2014.
A fine settembre 2015, il Governo di Matteo Renzi aveva risposto che lo schema di decreto attuativo era “attualmente in fase di concertazione finale presso le altre Amministrazioni coinvolte nel procedimento di adozione del provvedimento”.
Finalmente oggi dopo tre anni si è giunti alla concreta istituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica che sembrava rimanesse sulla carta, “orfano” del provvedimento attuativo.
Dotazione finanziaria del Fondo
Per l’avvio della fase operativa, il Ministero dello Sviluppo economico ha già reso disponibili ben 150 milioni di euro e destinerà un ulteriore introito annuale di circa 35 milioni di euro nel triennio 2018-2020. Il Fondo sarà costantemente alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.
Obiettivo del Fondo nazionale per l’efficienza energetica
La costituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica si inserisce tra le misure per l’efficienza energetica che il Paese ha adottato al fine ultimo di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale. Il Fondo, come sancito dal dettato normativo contenuto nella Legge di stabilità 2018. Il provvedimento dovrà ora passare al controllo preventivo della Corte dei Conti prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
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