STRETTA SUGLI IMMOBILI: AUMENTA L’IMPONIBILE IRPEF E DI CONSEGUENZA LE TASSE SUI CANONI DI LOCAZIONE, L’UNICA SCAPPATOIA SAREBBE OPTARE PER LA CEDOLARE SECCA MA NON TUTTI POSSONO FARLO.
Dopo il danno (IMU) “la beffa…” la detrazione IRPEF forfettaria del 15 % sui canoni di locazione, dal 2013 scenderà al 5% e quindi sarà imponibile, ai fini dell’Imposta, il 95% del canone percepito e non più l’85%.
Insomma su chi fitta gli immobili una bella stretta fiscale tra IMU e la riduzione della detrazione del 15%.
Ricordiamo che gli scaglioni e le aliquote IRPEF sono:
- fino a 15.000 il 23%.
- da 15.000 a 28.000 il 27%.
- da 28.000 a 31,000 il 38%.
- da 31.000 a 55.000 il 41%
- da 55.000 a illimitato il 43%
Tutto ciò per effetto dell’art. 4 co. 74 della Legge 92/2012 riguardante la Riforma del Lavoro, che ha modificato l’art. 37 comma 4-bis del T.U.I.R. al fine di recuperare risorse per la stessa riforma.
Facciamo un esempio calcolando tutte le imposte da pagare su di un immobile ceduto in locazione nell’anno 2011 e le imposte INVECE da pagare per il 2013 presupponendo un canone di locazione di euro 10.000 annui; ciò al fine di verificare quanto resta effettivamente in tasca al locatore, ipotizzando uno scaglione medio IRPEF del 27% ossia fino a 28.000 euro di reddito complessivo.
Facciamo l’ipotesi che la rendita catastale dell’immobile sia di euro 500,00.
ANNO 2011
ICI da pagare con un’aliquota comunale al 7 per mille = 500 + 5% x 100 x 7/1000 = euro 367,50.
IRPEF da pagare solo sui canoni percepiti = 10.000 – 15% = 8.500 x 27% (da 15.000 a 28.000) = euro 2.295,00 annui.
In tasca al locatore nel 2011 restavano netti = 10.000 – 367,50 – 2295,00 = euro 7.337,50
ANNO 2013
IMU da pagare (sempreché non venga aumentata) pari allo 0,76% attuale = 500 + 5% x 160 x 0,76% = euro 638,40.
IRPEF da pagare solo sui canoni percepiti = 10.000 – 5% = 9.500 x 27% (da 15.000 a 28.000) = euro 2.565,00 annui.
In tasca al locatore resteranno netti = 10.000 – 638,40 – 2.565,00 = euro 6.796,60.
L’unica scappatoia potrebbe essere la cedolare secca (opzione che però può essere praticata solo per gli immobili ad uso abitativo), anche se con un reddito basso risulta praticamente poco conveniente.
Infatti ha ragione credo che siano norme studiate ad hoc non per recuperare solo il 10% di imponibile ma anche per far perdere detraiioni come quelle che ha detto lei oppure far entrare quel 10% in uno scaglione Irpef più alto.Grazie del commento
SENZA CONTARE CHE CHI ERA UN COMPROPRIETARIO ED ERA AL DI POCO SOTTO LA SOGLIA MINIMA DEL REDDITO PERSONALE (ESEMPIO IL 50% DI UN REDDITO DA AFFITTO DI 6000 ALL'85% NO PROBLEM, OGGI 6000 AL 50% CON RIDUZIONE AL 95% PER SOLI 9,80 EURI SPORCHI ED ANNUI TI FANNO CONSIDERARE NON PIU' A CARICO).COSI' FACENDO FA SCATTARE L'ULTERIORE TAGLIOLA DELLA PERDITA DELLA DETRAZIONE FISCALE DI CIRCA 800 EURO PER COMPROPRIETARIO ALL'ANNO E A PERSONA.