La UE sta valutando la manovra finanziaria italiana.
La commissione europea, dopo la presentazione dei bilanci programmatici per il 2017, inviati dal nostro esecutivo a metà mese, potrebbe decidere a giorni se chiedere ulteriori informazioni sulla Finanziaria preventiva, non essendo assolutamente in linea con gli impegni comunitari.
Un compromesso a questo punto tra UE e governo italiano sembra l’unica via perseguibile.
Le procedure di valutazione ha tempi precisi: la Commissione in 4 settimane deve analizzare in maniera completa le proposte di manovra dei vari esecutivi. E quando la manovra per come costruita è fortemente in contrasto con il Patto di stabilità e le direttive europee l’esecutivo comunitario entro 2 settimane dovrà respingere il testo e chiederne revisione
Ma in attesa di tale lettera di revisione che arriverà con certezza, Il Premier, con compassionevole marketing politico, invece sostiene che le richieste di Bruxelles sono normali e l’Italia è più forte con le Riforme Costituzionali.
Sembra, però che la riforma da votare il 4 dicembre 2016, e l’approvazione della legge di stabilità sia facce di uno stesso progetto. Ossia preventivare una manovra pro-cittadini per riprendere fiducia, pur utilizzando risorse in deficit. per ottenere IL SI REFERENDARIO, e poi all’approvazione modificare la finanziaria quale necessità assoluta per evitare il collasso già collassato delle nostre finanze.
La realtà nuda e cruda è che la nostra finanziaria non rispetta APPIENO gli impegni di bilancio, quando prevede l’incremento del deficit strutturale dello 0,4 % del PIL nel 2017. quando gli impegni erano invece di ridurlo dello 0,6%
Bruxelles, chiaramente sta cercando un compromesso con l’esecutivo italiano, e al momento non ha ancora deciso se formalizzare il dissenso sulla finanziaria tramite lettera fisica.
La Commissione ha due necessità:
- controllare il rispetto delle regole comunitarie e del patto di stabilità e dare conto a quei Paesi che giustamente chiedono il rispetto del Patto di Stabilità;
- e di contro la Commissione – come prima detto – non vuole creare difficoltà al governo Renzi proprio per via del Referendum del 4 dicembre.
La nostra opinione. L’unica verità toccabile con mano, che il Premier cerca di nascondere, credendo di avere dei concittadini ignoranti, pensionati e non informati:
- E’ che in maniera chiara cerca di far crescere il fronte del SI, inneggiando al grande favore offerto alla popolazione, che di fatto è un grande favore da far ea se stesso per governare per altri 30 anni insieme ai potentati economici;
- Santifica la sua manovra da 27,5 miliardi, con la partenza dell’industria 4.0, la soppressione di Equitalia, ed altre manovrine che non servono a nulla, MINIMIZZANDO IL FATTO CHE LE RISORSE NON SONO ESISTENTI MA REALIZZATE CON NUOVO DEBITO.
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