#pinomerola
A cura di Giuseppe Merola – Commercialista in Sapri.
Proposta di legge da inoltrare al Governo, in vista del varo DECRETO SVILUPPO per il finanziamento a tasso agevolato delle nuove iniziative commerciali o autonome da parte di giovani imprenditori o professionisti che non abbiano compiuto il 35° anno di età.
L’agevolazione dovrebbe consistere in un finanziamento a tasso agevolato pai a 25.000 euro per le nuove iniziative commerciali e a 20.000 euro per le nuove attività di lavoro autonomo da erogare a giovani che non abbiano compiuto il 35° anno di età e che abbiano intenzione di intraprendere un percorso lavorativo in proprio.
I benefici sarebbero diversi:
- assenza di erogazione di contributi a fondo perduto da parte dello Stato;
- avviamento al lavoro di molti giovani capaci e meritevoli;
- diminuzione della disoccupazione giovanile;
- incremento della produzione nazionale;
- incremento del gettito fiscale e contributivo;
- equità sociale.
- Soluzione alla mancanza del passaggio generazionale dei lavoratori subordinati.
Vogliamo lanciare da questo blog questa proposta di legge per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Spesso ci si trova di fronte a giovani che hanno ottime idee imprenditoriali o professionali, ma non hanno la possibilità di acquistare neanche il minimo di attrezzature indispensabile o sopperire alle spese del primo anno di attività, che normalmente si sostanziano in soli esborsi.
<<La NOSTRA proposta di legge>> consiste <<nell’affiancare>> all’agevolazione fiscale di cui sopra, “un finanziamento agevolato in conto interessi”, che <<dia la reale possibilità>> a coloro che siano giovani disoccupati di far fronte alle spese per l’acquisto delle “attrezzature minime” indispensabili per lo sturt up, della eventuale “prima fornitura di merci”, e “delle spese di gestione” del primo anno di attività.
Ciò tramite l’utilizzo di un Fondo istituito dallo Stato che faccia da Garante del prestito ai neo imprenditori nei confronti della Banca erogante. O ANCHE DA PARTE DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI.
Tale fondo, dovrà avere una dotazione di almeno 2000 milioni di euro ( per la creazione di circa 90000 nuove attività).
I finanziamenti ammissibili dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- Riferirsi ad iniziative imprenditoriali o professionali attivate da giovani che non abbiano compiuto il 35° anno di età;
- Il finanziamento massimo ammissibile non potrà superare la somma di euro 25.000 per attività imprenditoriali;
- Il finanziamento massimo ammissibile non potrà superare la somma di euro 20.000 per attività di lavoro autonomo;
- Saranno erogati per un importo non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 7.000 euro all’anno;
- Saranno accordati a giovani che non abbiamo mai esercitato attività commerciali o autonome;
- Avranno un piano di ammortamento che decorrerà dal 24° mese dall’erogazione dell’ultima rata del finanziamento totale.
I requisiti per la presentazione delle richieste di finanziamento dovranno essere:
- la documentazione attestante lo Stato di disoccupazione e di non aver mai esercitato un’attività in proprio nè commerciale nè autonoma;
- la presentazione di un progetto corredato da <<business plan>>, <<indagini di mercato>> ed <<analisi della concorrenza>>.
- la certificazione tramite modello ISEE di non far parte di un nucleo familiare che abbia un indicatore di equivalenza superiore a 25.000 euro.
- la presentazione della documentazione attestante il possesso delle abilitazioni professionali o commerciali all’esercizio dell’attività che si intende intraprendere.
- certificato del casellario giudiziario.
- assenza di segnalazioni presso la Centrale Rischi del Credito Crif.
- Test attitudinale e professionale all’esercizio dell’attività.
La presentazione della richiesta dovrà essere effettuata, tramite procedure e modelli snelli e semplificati direttamente alla Banca di fiducia che la inoltrerà al gestore del fondo per la valutazione delle domande.
Una volta approvato il finanziamento agevolato, lo stesso sarà erogato al neo-imprenditore nel momento in cui dimostri l’apertura della partita iva, e dimostri di avere la disponibilità dei locali per l’esercizio dell’attività.
Dopo un anno dalla reale apertura dell’iniziativa, la stessa sarà sottoposta ad ispezione ai fini della verifica che il finanziamento ricevuto sia realmente stato investito nella nuova azienda e che i risultati ottenuti siano congrui con il periodo di osservazione.
In caso contrario, le ulteriori tranche di finanziamento saranno sospese per consentire ad altri giovani di utilizzare più proficuamente il fondo ad hoc istituito.
Pensiamo sia una proposta che rilanci la ripresa e la produzione, diminuisca la piaga della disoccupazione, e che non abbia impatto su risorse da esborsare liquidamente dallo Stato.
Sperando che la medesima giunga presso il Parlamento per essere valutata.
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