LETTA fa dietro front e salva la faccia dichiarando proprio adesso che gli insegnanti non dovranno restituire le 150 euro come previsto dal Ministero. Il Ministero delle Finanze, assomiglia spesso ad un insieme di ragionier Fantozzi.
Ultim’ora: Gli insegnanti non dovranno restituire le 150 euro come disposto da Saccomanni. Letta salva la faccia, diciamo fortunatamente.
Ieri sera c’erano state notevoli polemiche sugli scatti ricevuti del personale scolastico per anzianità. Il Ministero dell’Economia aveva comunicato che a partire dalla busta paga di gennaio 2014, bisognava recuperare 150 euro al mese lorde agli insegnanti e al personale amministrativo della scuola che avevano maturato gli aumenti di stipendio.
Letta, come detto, fa dietro front, dopo le invettive degli insegnanti e giustamente, rinnega il suo ministro, dichiarando che le somme richieste non dovranno essere recuperate.
Non è la prima volta che il Ministero delle Finanze (non ce ne voglia Saccomanni) comunica disposizioni che poi è costretto a ritirare.
Non solo per questo, vedi la IUC, ancora nessuno conosce come determinare gli importi da versare.
Contribuenti in tilt non sapendo a cosa vanno incontro.
Quando “la sofferenza psicologica causata dal non sapere come pagare e quanto pagare” supera lo stesso onere finanziario da esborsare, c’è qualcosa che non funziona.