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È l’ora del reddito di base*

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#pinomerola

Aggiornato il: — 5/05/20

Nella crisi causata dalla pandemia il reddito di cittadinanza andrebbe trasformato in un reddito di base parziale. Si avrebbe così una semplificazione e una standardizzazione degli interventi, per garantire una rete di protezione costante nell’emergenza.

Dal reddito minimo al reddito di base parziale

Un’adeguata sicurezza socio–economica è il fondamento della vera libertà. Senza di essa, non ci si può aspettare di essere in grado di prendere decisioni razionali, né da un punto di vista sociale né da un punto di vista economico o sanitario. Il reddito di cittadinanza è una misura rilevante, che ha costruito anche in Italia un intervento contro la carenza di reddito, dopo decenni di provvedimenti con risorse finanziarie scarse. Ora, la fase emergenziale sanitaria ne incoraggia un cambiamento. Una ipotesi potrebbe essere quella di trasformarlo in un basic income parziale.

È un reddito di base parziale, e non universale, perché destinato solo a quella parte della cittadinanza che si trova in situazioni di carenza reddituale anche a causa della drammatica emergenza sanitaria. Da un intervento di reddito minimo garantito condizionato, l’Rdc muterebbe così verso una misura di reddito di base incondizionato. Peraltro, già in questa fase risultano inapplicabili le politiche di attivazione condizionanti: il decreto legge n. 18 del 17 marzo ne ha sospeso per il momento gli obblighi. Queste risorse non vanno perse, ma reindirizzate verso l’aumento di reddito disponibile per i soggetti in sofferenza. Oggi, la mancanza generalizzata di reddito accomuna soggetti con condizioni di lavoro e vita fortemente differenziate: autonomi, salariati, precari, crowdworkers, irregolari, disoccupati. Una allocazione reddituale non condizionata, per una generalizzata carenza reddituale, appare come una soluzione possibile per evitare interventi frammentati, che non seguano in maniera efficace l’aggravarsi della situazione economica e l’atomizzazione delle posizioni lavorative entrate in sofferenza.

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