Deducibile l’assicurazione professionale contro i mancati pagamenti

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Nell’articolo 9 del Jobs act degli autonomi approvato definitivamente dal Senato si evidenzia una modifica all’art. 54 del Tuir, che introduce (ultimo periodo co.5) del la previsione secondo cui «sono integralmente deducibili gli oneri “sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà».
Tale possibilità rileva dall’art. 54 del Dpr 917/86, secondo cui il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni «è costituto dalla differenza tra compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’arte o della professione».

La mancata disposizione specifica  non inficia le regole generali a fondamento della determinazione del reddito di lavoro autonomo: ossia il principio dell’inerenza e la documentazione della spesa.

La legittimità della deduzione del costo di assicurazione, in quanto è del tutto fisiologico nello svolgimento dell’attività professionale il manifestarsi di perdite relative a crediti maturati ma non incassati da parte di clienti insolventi.

il mancato pagamento da parte del cliente, e la conseguente somma erogata dalla compagnia di assicurazione risulterebbe tassabile ai sensi dell’articolo 6 del Tuir, secondo il quale devono essere assoggettate a tassazione le indennità corrisposte a titolo risarcitorio, sempreché le stesse abbiano una funzione sostitutiva o integrativa del reddito del percipiente; di conseguenza il professionista nè potrà dedurre il costo annuale a garanzia del pagamento delle sue prestazioni

 

 

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