Decreto Cura Italia, come richiedere il congedo parentale

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Il congedo parentale straordinario per i lavoratori dipendenti previsto per far fronte alla chiusura delle scuole legata all’emergenza Coronavirus (SPECIALE) è già attivo. Lo fa sapere l’Inps che, con una nota sul suo sito, comunica che ad oggi l’Istituto registra circa 100mila richieste di congedo con periodi dal 5 marzo.
Come richiedere il congedo parentale
Ma come richiederlo? L’Inps spiega che i genitori che hanno già fatto richiesta e, a partire dalla data del 5 marzo, hanno già in corso un periodo di congedo parentale ordinario non devono presentare una nuova domanda (sarà convertito nella nuova misura). Anche i genitori di figli con handicap in situazione di gravità che hanno già in corso di fruizione periodi di prolungamento del congedo parentale non devono presentare domanda. I genitori che finora non l’hanno chiesto e vogliono chiederlo devono farlo con la procedura di domanda di congedo parentale già in uso (all’Inps e all’azienda) mentre i genitori di figli maggiori di 12 anni portatori di handicap grave, che non abbiano in corso di fruizione un prolungamento del congedo parentale devono presentare domanda all’Inps utilizzando la procedura telematica di congedo parentale, che sarà disponibile entro la fine di marzo. I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni, devono presentare domanda di congedo COVID-19 unicamente al proprio datore di lavoro.
Cosa prevede il congedo straordinario
Il congedo straordinario prevede il pagamento dell’indennità pari al 50% della retribuzione e la copertura della contribuzione figurativa. Il congedo sarà retroattivo e si potrà chiedere a partire dal 5 marzo, data di chiusura delle scuole in tutta Italia. Il congedo potrà essere chiesto per un periodo continuativo o frazionato da entrambi i genitori entro un limite massimo complessivo di 15 giorni. Non sarà conteggiato nel limite massimo previsto per il congedo parentale per la cura dei figli fino a 12 anni (sei mesi per ogni genitore con un limite complessivo di 11 se il padre ne utilizza almeno tre). L’ indennità è estesa ai genitori lavoratori autonomi iscritti all’Inps ed è commisurata, per ciascuna giornata indennizzabile, al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita annualmente dalla legge, a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto.
Chi può accedervi
Possono chiedere alternativamente il congedo entrambi i genitori purché l’altro genitori lavori e non sia disoccupato, senza lavoro o beneficiario di altri strumenti di sostegno al reddito come ad esempio cassa integrazione, Naspi o reddito di cittadinanza per le quali al momento, viste le regole contro la diffusione del contagio, non è prevista alcuna attivazione nella ricerca del lavoro. Se si hanno figli disabili non si applica il limite di età se il figlio frequenta la scuola o è normalmente ospitato in un centro diurno. Se si hanno figli tra i 12 e i 16 anni si può chiedere il congedo senza riconoscimento dell’indennità né della contribuzione figurativa sempre che l’altro genitore lavori e non sia disoccupato o destinatario di strumenti di sostegno al reddito. Le stesse norme valgono per i genitori affidatari.
Per il voucher baby-sitter procedure in fase di avvio
In alternativa alla richiesta del congedo si può chiedere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro, che salgono a 1.000 per i lavoratori del settore sanitario,per quelli della Polizia di Stato, per la sicurezza e per i settori impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid, da utilizzare per il periodo di chiusura delle scuole. Il bonus per i servizi di baby sitting  viene erogato mediante il libretto famiglia. Le procedure e la domanda per il bonus babysitter sono in fase di avvio.

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