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Crisi e isolamento del Qatar rischiano di scatenare una crisi del greggio

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#pinomerola

Occhi puntati sull’altalena che le Borse ed il greggio stanno attraversando dopo che qualche giorno fa, quattro dei paesi più importanti nel mondo arabo, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Yemen hanno annunciato di avere “tagliato” i rapporti con il Qatar, isolando questo piccolo e ricchissimo emirato con la grave accusa di sostenere il terrorismo. Questa crisi geopolitica ha inizialmente provocato il diffuso timore di un’interruzione della fornitura dell’”oro nero” e di una ripercussione sul prezzo del greggio. Si tratta di un vero e proprio isolamento diplomatico e commerciale del Qatar che riesca di scatenare la crisi energetica: l’Arabia Saudita ha inoltre fatto sapere di aver chiuso il confine terrestre con il Qatar, oltre ad aver interrotto le comunicazioni navali e aeree con il piccolo e ricchissimo emirato. L’accusa e la motivazione alla base dell’isolamento sarebbe da ascrivere al fatto che il governo di Doha abbia finanziato e supportato gruppi estremisti come Daesh (noto anche come Isis). Il governo egiziano ha accusato Doha di finanziare gruppi estremisti nel Sinai e di destabilizzare la politica di Il Cairo e di destabilizzare il regno saudita.

La crisi geopolitica e l’isolamento commerciale del Qatar, tuttavia, rischia di portare con sé la crisi del petrolio che sulle principali Borse e mercati si sta facendo sentire. Il Qatar rimane un paese decisamente importante per la produzione di petrolio e un attore importante nel settore energetico in generale (nei gasdotti). L’isolamento totale che hanno messo in campo Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Egitto e Bahrain contro il Qatar costringe il paese a rivedere la propria rete di partnership commerciali con i paesi confinanti e, al contempo, fa temere e fremere l’andamento dei mercati borsistici.


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