Nelle linee generali il “jobs act” – il progetto di Riforma del Lavoro promosso da Renzi – ha come obiettivo una maggiore flessibilità in entrata al fine di far diminuire la disoccupazione.
“Il jobs act” dovrà attuarsi con due provvedimenti distinti e separati: un decreto legge e un disegno di legge delega.
Il decreto legge del jobs act rivede le procedure per l’accesso al mondo del lavoro, per ottenerne maggiore flessibilità in entrata, in riferimento ai contratti a termine e ai contratti di apprendistato.
CONTRATTI A TERMINE
Per i contratti a termine sarà eliminato “lo stop and go” e sarà inserita la possibilità di licenziare senza causa fino a tre anni anzichè fino a un anno.
CONTRATTI DI APPRENDISTATO
Il jobs act ai fini dell’apprendistato prevede una notevole semplificazione delle procedure di assunzione.
Il DDL invece si snocciola in 5 provvedimenti diversi:
- La riforma dell’ASPI e in generale degli ammortizzatori sociali;
- La riforma dei servizi per l’impiego ai fini di semplificazione di atti e procedure amministrative legate ai contratti di lavoro;
- La scrittura del codice del lavoro;
- La maggior tutela delle madri lavoratrici;
- La revisione della conciliazione.
Con la messa in funzione del piano jobs act sarà più facile assumere personale, sia per la possibilità di licenziare il dipendente entro tre anni “senza causa” e sia per la semplificazione nelle procedure di legge per le assunzioni.