Consulta Italicum: senza ballottaggio, si premio maggioranza.

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La Consulta sull’ Italicum: legge elettorale subito applicabile, con bocciatura del ballottaggio (illegittimo) e capolista bloccato che poteva scegliere in più collegi quale scegliere.

Questa in parole parole l’esito sulla leggittimità dell’ ITALICUM, la rovinosa legge elettorale partorita da Matteo Renzi, (pessima) riveduta e corretta dalla Consulta.

Stamattina i 13 giudici costituzionali hanno riaperto la discussione e hanno raggiunto l’accordo concludendo che la legge elettorale (depurata delle illegittimità) è immediatamente utilizzabile.

Sentenza Consulta 25 gennaio 2017

Non sceglie il capolista bloccato, rimane ma con sorteggio

I giudici costituzionali come c’era da aspettarsi hanno bocciato la prerogativa del capolista eletto in più circoscrizioni e resta quindi il criterio del sorteggio.  Resta dunque il capolista bloccato – contrariamente a quanto emerso dalla prime indiscrezioni – ma non potrà optare per il collegio in caso di plu-rielezione.

Resta il  premio maggioranza

La consulta ha confermato anche il  premio di maggioranza (per la lista che ottiene almeno  il 40% al primo turno di elezioni) proprio per la precedenza sentenza del 2014 che lo dichiarò illegittimo in quanto non correlato a una percentuale di voti ottenuti.

Durante l’udienza pubblica di ieri 24 gennaio, molti legali anti-Italicim aveva chiesto di dichiararlo illegittimo in toto proprio in base al principio per cui la legge elettorale in vigore «non si cura della rappresentatività e si preoccupa solo della governabilità».

A tal punto, visto che la Consulta ha lasciato in vita l’Italicum monco, pare che sia stata accolta la tesi secondo la quale «la Costituzione non vincola il legislatore in modo totale al proporzionale puro» ed è «arduo ritenere irragionevole la soglia del 40% prevista per far scattare il premio (tale da garantire il 55% dei seggi, pari a 340 deputati)». Fonte il sole 24 ore.

La nostra opinione, resta la rappresentatività, il proporzionale (ragionato dagli elettorali) e non concesso senza cognizione di causa. Bene il premio di maggioranza, divisi sulle circoscrizioni minori.

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