AGI – E’ durato oltre tre ore il primo incontro ufficiale tra il presidente di Confindustria Bonomi e i leader sindacali. Un appuntamento giudicato utile da entrambe le parti anche se solo un primo passo. E se si registrano le prime importanti aperture sul rinnovo dei contratti della Sanità pubblica e sul patto per la Fabbrica, per la Cgil restano alcune difficoltà. Intanto continua il pressing del leader degli industriali sul governo affinché la riforma del Fisco sia più ampia e abbia il “coraggio” di tassare anche altri comparti e non solo il mondo del lavoro.
Ci si avvia al rinnovo dei contratti per la sanità privata
Nella cornice di viale dell’Astronomia si sono dati appuntamento Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, i leader di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Anna Maria Furlan e Pierpaolo Bombardieri e in questo primo round la notizia positiva è l’apertura da parte di Confindustria di “assumersi la responsabilità di agevolare, aiutare e sostenere il rinnovo, finalmente, della sanità privata”, spiega Furlan durante la conferenza stampa. “Stiamo facendo tutto il possibile affinché nel più breve tempo possibile si possa arrivare alla firma del contratto della sanità privata”, spiega Bonomi, “ritengo che sia un passaggio e un segnale molto importante”.
Il contratto della sanità privata è scaduto da 14 anni e interessa circa 100.000 lavoratori, ancora in attesa di rinnovo dopo 3 anni di trattative. Per questo il prossimo 16 settembre si terrà uno sciopero della sanità privata: una protesta legata alla mancata sottoscrizione definitiva, da parte di Aris e Aiop della preintesa raggiunta il 10 giugno scorso.
Patto della fabbrica e contrattazione
La seconda notizia rilevante è “la conferma da parte di tutti noi, ma anche di Confindustria del patto per la fabbrica” che fa cogliere ai sindacati la volontà di esercitare la contrattazione. E sul rinnovo dei contratti pone poi l’accento il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri sottolineando che
“se non partiamo dal rinnovo dei contratti, non possiamo fare passi avanti: e’ un elemento discriminante”.
Per la Cgil restano alcune difficoltà
“Notizie positive ma ci sono temi su cui restano delle difficolta” spiega il segretario generale della Cgil Maurizio Landini aggiungendo che “c’è la volontà che la contrattazione collettiva sia lo strumento per sviluppare modello organizzativo nuovi”. Al momento, ha proseguito, “non ci sono altri incontri in programma”.
L’affondo di Bonomi sul fisco
In conferenza stampa Bonomi ha tempo per richiamare il governo sul tema caldo del Fisco, le tasse, sottolinea non possono gravare solo su mondo lavoro. “Noi auspicavamo una riforma fiscale più complessiva, più ampia. Certo è che questo paese non può pensare che sia la tassazione del mondo del lavoro a mantenere tutto il resto. Quindi dobbiamo avere il coraggio di pensare anche alla tassazione di altri comparti e quindi questa è la nostra visione però ad oggi veramente gli elementi sono molto pochi rispetto a quelle con cui si puo’ fare una riflessione sulla riforma fiscale”, dice.
Il numero uno di Confindustria spiega che “abbiamo sentito parecchi modelli dal modello tedesco, alla rimodulazione delle aliquote Irpef, un modello non è ancora chiaro”, ha proseguito sottolineando che in “alcune interviste del ministro è stato detto che si vorrebbe finanziare questa manovra con il taglio delle tax expenditures ma non ci è dato di capire come e in che settori”.
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