Commercialisti dicono basta alle tasse …. un Paese deturpato da incompetenti

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L’ANC, l’associazione nazionale commercialisti, critica la nuova disposizione sulla mediazione obbligazione che eleva l’obbligo di reclamo da 20.000 euro pretese dall’accertamento a 50.000 euro.

Ma fosse l’ultima questione che i commercialisti sollevano in merito all’utilità di molti adempimenti introdotti nel 2017.

Anche il nostro Presidente Massimo Miani, probabilmente si è pentito di aver ritirato lo sciopero dei commercialisti in occasione del decreto milleproroghe, che poco ha semplificato

per i commercialisti ma soprattutto per i contribuenti.

Fare il commercialista, al contrario di quanto può sembrare, significa essere altruista, forse non tutti, ma la grande maggioranza fa questo mestiere per passione, diversamente farebbe altro.

La passione di aiutare chi fa impresa, o svolge una professione e si trova a dover fare i conti con una fiscalità bieca, non vedente, che distrugge …. invece  che semplificare.

Se partiamo dalle ultime disposizioni contenute nella manovrina correttiva, ci rendiamo conto che a dispetto di ciò che dicono al Ministero (nessuna maggiore tassa è stata introdotta)

nella realtà dei fatti non è così: infatti lo split payment allargato alle partecipate e ai professionisti è “una tassa occulta” fatta passare solo per maggiore spesa, ma sempre di maggiori esborsi

si tratta! Infatti con minori flussi finanziari, imprese e professionisti avranno più oneri finanziari … e questo è un assunto incontrovertibile.

Se poi pensiamo allo spesometro – che solo per quest’anno è semestrale  e non quadrimestrale, e all’invio delle liquidazioni IVA, e ALL’INSULSO principio di cassa, che costringe molte imprese ad optare

per la contabilità ordinaria (per evitare il danno delle rimanenze non riportabili) con maggiori costi di consulenza,  allora ci rendiamo conto che le tasse aumentano anche se magari si chiamano maggiori costi per la tenuta della contabilità ordinaria.

Dove arriveremo? Se noi commercialista non puntiamo i piedi per terra e facciamo sciopero, se non protestiamo prima per le partite IVA, e poi per i nostri studi, stracolmi di norme da studiare, rottamazioni,

E maggiori spese di software per i nuovi adempimenti ?

E’ chiaro che il nostro bilancio statale non ha confini in termini di bisogni finanziari, e non ne avrà nemmeno il prossimo anno, e l’altro ancora.

A differenza degli altri Paese infatti – attraverso le tasse – bisogna pagare anche gli interessi sull’enorme debito pubblico (circa 80 miliardi l’anno). Una soluzione a questo c’è, aumentare il denominatore ossia

il PIL, ma come si aumenta il PIL se non si attua una drastica riduzione della pressione fiscale ? Come si riduce il cuneo fiscale e contributivo? E’ praticamente impossibile.

Vedrete che prima o poi la clausola di salvaguardia che riguarda l’aumento dell’IVA saremo costretti a metterla in pratica, con conseguente maggiore depressione degli investimenti.

La soluzione ? Se la rottamazione delle cartelle è un vero e proprio condono, perchè non varare un CONDONO TOMBALE, CONTRIBUTO ED EDILIZIO che vale circa 50 miliardi di euro, in maniera da ridurre in maniera consistente IVA, IRPEF E CONTRIBUTI, ma con il patto che a differenza di oggi, chi sarà pescato ad evadere sarà indagato dalla magistratura ordinaria e non dall’Agenzia delle Entrate.

E al posto di studi di settore ed indici di coerenza e tanti altri adempimenti molte volte inutili ai fini del  recupero di evasione (molto spesso facendo ripagare ingiustamente chi ha già pagato), perchè non si obbliga

ogni singolo cittadino, anche nulla tenente a dimostrare ogni anno all’Agenzia delle Entrate tramite contraddittorio, come vive, con quali soldi, cosa ha acquistato nell’anno … probabilmente sarà un forte deterrente a non evadere, e con tasse più morbide sarà invogliato a pagare, anche se prima era stato sempre un evasore totale.

Insomma il karma di Monti: “pagare tutti per pagare meno” credo che debba essere cambiato con “pagare meno per pagare tutti” …. perchè forse l’evasione – è un paradosso ancora ci fa stare in piedi con un misero

1% di PIL, e FITCH l’altro giorno  ci ha declassato a tripla B dalla bbb+.

Queste sono le idee dei commercialisti che operano trasversalmente agli Ordini … sono idee probabilmente più incisive per risollevare il Paese.

Un Paese corrotto ed evasore, in ogni settore non solo tra le partite IVA, EVADONO TUTTI, DIPENDENTI PUBBLICI, POLITICI, AGENZIA ENTRATE FINANZA, TUTTI …. SENZA CONTARE LE INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONI EROGATE A CHI UN LAVORO CE L’HA MAGARI IN NERO …

Allora se chi ci governa è più incapace di noi consulenti, meglio che se dobbiamo soccombere, lo possiamo fare con le nostre sane idee…

 

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