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Codice del Terzo Settore: pubblicato in Gazzetta, ecco le novità

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Il decreto per l’attuazione della legge delega per la riforma del Terzo settore è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: il nuovo Codice del Terzo Settore fornisce una chiara definizione degli Enti che ne fanno parte, si occupa dei dipendenti, delle agevolazioni e bonus fiscali, oltre ai crediti d’imposta.
Tra le novità introdotte: l’istituzione del Registro unico nazionale che avrà sede presso il ministero delle Politiche sociali, ma sarà gestito e aggiornato a livello regionale.
Inoltre sarà istituito il Consiglio nazionale del terzo settore, in qualità di organo consultivo e rappresentativo degli enti facenti parte del Terzo Settore.
E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 179 del 2 agosto 2017 il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 di attuazione della legge delega (l. n. 106/2016) per la riforma del Terzo settore.
Tantissime le semplificazioni fiscali e novità a livello gestionale che riguardano tutti i destinatari del Codice del Terzo Settore:
Enti Terzo Settore (ex Onlus)
Organizzazioni di Volontariato
Associazioni di Promozione Sociale
Enti Filantropici
Centri Servizi Volontariato
Società Mutuo Soccorso
Reti Associative
Imprese Sociali
Enti ecclesiastici (ex ramo Onlus).
Tre i punti chiave della riforma:
1) abrogazione delle diverse normative, tra cui due leggi storiche come quella sul volontariato (266/91) e quella sulle associazioni di promozione sociale (383/2000),
2) tutta la normativa del Terzo Settore è stata omogeneizzata in un testo unico da ora in poi si chiameranno Enti del Terzo settore (Ets).
Restano fuori dalla disciplina uniformata degli Enti del Terzo Settore le amministrazioni pubbliche, le fondazioni di origine bancaria, i partiti, i sindacati, le associazioni professionali, di categoria e di datori di lavoro.
Vengono definite in un unico elenco aggiornabile e riportato all’articolo 5 le “attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale” che sono esercitati dagli Enti del Terzo settore.
Gli Enti del Terzo Settore, con l’iscrizione sul registro, saranno tenuti al rispetto di vari obblighi concernenti l’organizzazione, la trasparenza nei bilanci, nei rapporti di lavoro e nei relativi salari ai dipendenti e nella destinazione degli eventuali utili.
Tante le esenzioni e vantaggi economici previsti dal Codice del Terzo Settore: 200 milioni saranno stanziati e resi fruibili nei prossimi tre anni sotto forma di incentivi fiscali (per le associazioni, per i donatori e per gli investitori nelle imprese sociali), di risorse del nuovo Fondo progetti innovativi, di lancio dei “Social bonus” e dei “Titoli di solidarietà”.
Sei articoli del Codice del Terzo Settore (in particolare gli articoli dal 61 al 66) sono dedicati ai Centri di servizio per il volontariato, interessati da una profonda modifica in un’ottica evolutiva, i quali verranno governati da un Organismo nazionale di controllo e dalle sue articolazioni territoriali. Sarà inoltre ridotto il numero complessivo dei Centri di servizio per il volontariato in riferimento ad alcuni parametri territoriali, in un’ottica di razionalizzazione ed efficientamento delle risorse.

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