Cartella di pagamento: come puoi impugnarla? È possibile?

Quante volte ti sarai chiesto come puoi impugnare la cartella di pagamento. Appena si riceve una cartella di pagamento subito ci si dispera, ma non deve essere una tragedia. Se non si è debitori non bisogna assolutamente disperare, meglio mantenere la calma e capire come procedere con l’impugnazione della cartella di pagamento.

Cartella di pagamento: cos’è?

La cartella di pagamento è un atto che l’Agenzia delle Entrate o Riscossione emette nei confronti del contribuente al fine di comunicargli di essere stato delegato da una PA creditrice per recuperare l’importo dell’imposta dovuta e non pagata. INPS, Agenzia delle Entrate, Comuni, INAIL e altri uffici pubblici possono essere creditori e possono rivolgersi all’Agenzia delle Entrate o Riscossione per emettere e notificare la cartella di pagamento.

La cartella di pagamento notificata dall’Agenzia Entrate o Riscossione deve indicare l’anno di omissione del pagamento, il tipo di imposta non adempiuta, l’Ente titolare del credito, l’importo che deve essere pagato comprensivo di interessi e sanzioni, la data di iscrizione a ruolo del tributo e le modalità e i termini per fare ricorso contro la cartella notificata.

È necessario sapere che cosa sia la cartella di pagamento in quanto si tratta dell’ultimo avvertimento al debitore per procedere al pagamento. Ma, è possibile anche presentare l’opposizione entro la scadenza indicata sulla cartella. Una volta scaduto il termine indicato sulla cartella, essa diventa titolo esecutivo e l’Agente della Riscossione può procedere con il pignoramento.

Cartella di pagamento: come procedere all’impugnazione?

La cartella di pagamento deve essere contestata dal contribuente prima che diventi definitiva. Per procedere all’impugnazione della stessa, i termini da rispettare sono i seguenti:

  • 20 giorni in caso di impugnazione del pignoramento per vizi formali o procedurali,
  • Quaranta giorni se la cartella ha ad oggetto contributi previdenziali dovuti all’Inps o all’Inail,
  • 30 giorni nel caso in cui la cartella ha ad oggetto una contravvenzione per violazione al Codice della Strada,
  • 60 giorni se la cartella ha ad oggetto tasse e tributi).

Impugnare una cartella di pagamento: quali sono le cause?

Tra le cause per procedere all’impugnazione di una cartella di pagamento c’è il termine di prescrizione dei debiti esattoriali ed il termine di decadenza dei debiti esattoriali.

 

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