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Brusca impennata della pressione fiscale. Ieri il Presidente della Corte dei Conti “Lugi Giampaolino”, in commissione Finanze, ha detto: «siamo arrivati al 53%».
Il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino (che definiremmo il “Cassandra di Troia” della crisi italiana, per aver più volte indicato la strada da seguire e mai ascoltato … vedi articolo del 5 febbraio 2013) sentito in Commissione Finanza della Camera, ha detto che: “evasione e pressione fiscale sono in salita». Questi i dati principali (consuetamente preoccupanti) che emergono dalla relazione della Corte dei Conti.
Il dossier illustra come in entrambi i casi “sia per l’evasione che per la pressione fiscale” le azioni dei vari esecutivi non hanno prodotto i previsti effetti positivi.
- Evasione fiscale.
Fallimentare la lotta all’evasione, dovuta alla disomogeneità tra le azioni delle varie autorità deputate alle verifiche.
- Pressione fiscale.
Il Presidente della Corte dei Conti evidenzia che il gravame fiscale ha raggiunto ormai livelli eccessivamente alti arrivando addirittura al 53%.
Continuando ha detto che i due aspetti – macroscopicamente negativi – del nostro Paese sono due facce della stessa medaglia e interconnessi tra di loro.
Finendo per colpire sempre i contribuenti ONESTI, che sono gli unici a rispettare con puntualità ed in modo assiduo gli appuntamento con le casse statali.
Altra piaga che completa il quadro fragile della struttura delle Finanze italiane è quella dell’economia sommersa che grava per il 18% del Pil.
Solo la Grecia, ha detto Giampaolino, riesce a fare peggio di noi.
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Altro che Decreto del Fare e DDL Semplificazioni.