Branch exemption, Agenzia delle Entrate vuole consultazioni

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Branch exemption, imprese, operatori economici e ordini professionali invitati ad inviare commenti sulla bozza di provvedimento

Branch exemption, l’Agenzia delle Entrate adesso fa sul serio e invita tutte le imprese, gli operatori economici e gli ordini professionali ad inviare commenti e osservazioni sulla bozza di provvedimento, pubblicata direttamente sul portale internet della stessa.

Sono aperte quindi molte consultazioni che l’Agenzia delle Entrate vuole effettuare per quanto riguarda il branch exemption, dove i vari contributi sulla disciplina di esenzione degli utili e delle perdite attribuibili alle stabili organizzazioni delle imprese residenti, avranno scadenza 31 marzo 2016. Queste bozze di provvedimento sono inserite direttamente dal sito della stessa Agenzia delle Entrate, che contiene a sua volta tutte le branch exemption, una disciplina che consente a tutte le imprese residenti in Italia di selezionare l’esenzione degli utili e delle perdite relative alle proprie stabili organizzazioni estere. Questo processo chiamato branch exemption è stato introdotto nell’ordinamento giuridico dal decreto internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’Articolo 14 della Costituzione italiana, dove interviene anche il Tuir con l’Articolo 152. In questa situazione il nuovo Articolo è il 168-bis, che prevede ad un’impresa residente in Italia di selezionare i propri utili e le proprie perdite attribuibili a tutte le proprie stabili organizzazioni all’estero. Un discorso e un processo complicato reso possibile proprio grazie al branch exemption, dome anche il comma dell’articolo 14 prevede che le regole applicative della nuova disciplina siano stabilite con un nuovo provvedimento da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate. In tutto questo discordo il branch exemption diventa fondamentale e proprio per questo motivo che la stessa Agenzia delle Entrate ha deciso che è arrivato il momento di avviare una precisa e dettagliata consultazione pubblica sulla bozza di provvedimento, disponibile sul sito delle Entrate, dove tutti i contributi dovranno essere invitati entro il 31 marzo ad un specifico indirizzo di posta elettronica. Questa soluzione trovata renderà più veloce la spedizione dei vari contributi, una giusta iniziativa della temuta Agenzia delle Entrate.

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