Boschi, al Ministro meno visibilità dopo il coinvolgimento nel crac della Banca
Boschi ma dove sei finita? Le grane del PD, il partito di Renzi che sta governando lo Stato ormai da più di tre mandati ma mai in nessuno di essi con votazione regolare da parte dei cittadini ma solo per via dell’ex Presidente della Repubblica, sembrano non finire mai. Nel mirino c’è finita negli ultimi tempi, il Ministro delle Riforme Boschi, che ha avuto meno visibilità a partire dallo scandolo che l’ha vista in parte coinvolta nel crac della Banca Etruria. Fino ad un mese fa la Boschi era ovunque, dove ad ogni intervista dichiarava nuova manovre da parte sua e del Governo Renzi che l’appoggiava in tutto e per tutto: poi il crac alla Banca Etruria, dove il padre, che era vice presidente dello stesso istituto bancario, è stato coinvolto e anche lei con ogni probabilità è stata coinvolta. Ecco quindi la decisione del PD che ha deciso da un momento all’atro di diminuire la visibilità del Ministro delle Riforme.
Oggi il PD e il Governo Renzi stanno cercando di trovare le giuste misure per riuscire a convincere i cittadini e le opposizioni a proseguire con lui al timone. Il crac delle banche, che ha interessato la Boschi e il padre, ha un po’ spezzato l’equilibrio che forse potrebbe tornare tale con la nuova Legge di Stabilità, anche se un paio di errori lo stesso Renzi gli ha commessi nella stessa manovra: secondo noi è sbagliato inserire il Canone Rai nella bolletta della luce e ancor più grave potrebbe essere concedere il bonus di 500 euro agli appena maggiorenni che potrebbero spenderli per viaggi o per puro divertimento, togliendo dalle casse dello Stato molti soldi. Ma quando governava Berlusconi queste cose non accadevano e soprattutto il Cavaliere è stato massacrato per cose magari anche commesso ma in maniera lieve. Teniamoci Renzi quindi e soprattutto il Ministro delle Riforme Renzi, capace di farsi vedere in pubblico con minigonne tacchi invece di far chiarezza sul Paese e poi sparita dopo il crac Banca Etruria: misteri del PD.
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