Borse UE, netto il calo nella prima parte della giornata di oggi. Analizziamo quotidianamente l’andamento di tutti gli indici europei con la situazione non positiva e i dati riferiti a poco fa.
Alle ore 13.00 le Borse UE confermano la mattinata sottotono con i vari titoli del comparto bancario nettamente appesantiti dal crollo di Deutsche Bank, visto che a Francoforte il Dax è ceduto della percentuale pari allo 0,39%.
Tra le altre Borse UE in quel di Londra cessione per l’indice Ftse 100 in ribasso fino al meno 0,32%, mentre alla Borsa di Parigi il Cac40 scende dello 0,43% andando in testa belle perdite? Niente affatto perché la Borsa di Milano aumenta il crollo: alle ore 13.00 Piazza Affari fa segnare il meno 0,46%.
Sempre tra le Banche più quotate spicca nella prima giornata di oggi a Piazza Affari Snam, istituto pronto a presentare i conti 2016, mentre a sorpresa è in rialzo continuo Posta.
Cede Tokyo. Analizziamo anche l’andamento dei mercati finanziari sul Pianeta. A Tokyo l’indice Nikkei pareggia subito Milano (in terra nipponica siamo alla chiusura visto il fuso orario..) e crolla dello 0,46% proprio come il mercato finanziario milanese. I punti sono 19.379, 14 dove pesa anche l’apprezzamento dello Yen al ribasso a causa della crescita dei mercati cinesi, mentre da non sottovalutare la minaccia nordcoreana con il lancio di quattro missili finiti nel mare del Giappone,ha toccato il mercato finanziario nipponico solo nella parte conclusiva della seduta. Lo Yen torna ad alzarsi e tocca quota 120.
Situazione Spread. Questa mattina è passata liscia per lo spread, con il differenziale Btp/Bund che ha aperto a 174 punti per poi in finale seduta concludere con un buon 178 e la differenza del decennale del 2,11%.
La moneta Euro, ha avuto un inizio di settimana al ribasso, con la moneta in ribasso e a 1,0601 sul Dollaro rispetto al valore di 1,0615 di venerdì scorso, dopo l’ultima chiusura della Borsa statunitense di Wall Steet.
Negli Stati Uniti, causa effetto Trump, il petrolio è in calo sulla scorta di un aumento della produzione nello Stato a stelle e strisce. Il greggio Wti (che ha scadenza il prossimo aprile) cede di 20 centesimi a 53,13 dollari al barile, mentre il Brent per 15 centesimi e scende a 55,75 dollari. L’oro si è mosso poco: il metallo con consegna passa di mano a 1.234 dollari all’oncia. Da segnalare che in agenda economica spiccano gli ordinativi industriali e di beni durevoli, negli Stati Uniti dallo scorso mese di gennaio.
Alla fine dei conti non sono solo le Borse UE a soffrire in questa brutta prima parte di giornata per i mercati finanziari del Continente. Tutta da vedere sarà la chiusura delle Borse UE questa sera.