La legge di stabilità 2016 ha prorogato di un anno il bonus mobili (già fruibile quest’anno) per il 50% di 10mila euro, quando la spesa per “arredi ed elettrodomestici” è legata a una ristrutturazione edilizia ex art. 16 bis del Tuir.
Non solo, il bonus mobili, per il 2016 sarà fruibile anche dalle giovani coppie che acquistano la loro prima casa, per un importo massimo di 16.000 (in soldi 8mila euro in 10 anni).
Il bonus mobili per giovani, prima previsto in 8mila euro, con un emendamento è stato elevato a 16mila euro.
Per averne diritto, occorre che le giovani coppie insieme ai mobili, abbiano acquistato la loro prima abitazione, e che uno dei due non abbia raggiunto l’età di 35 anni. Non è necessario che siano coniugati, ma conviventi da almeno 3 anni.
Il meccanismo della detrazione fiscale, nato con il 41% nel 1997, solo per le spese di ristrutturazione edilizia, è una delle poche leggi (se non l’unica) che costituisce un virtuoso meccanismo anti-evasione attraverso la reciproca convenienza Stato-Contribuente.
La detrazione Irpef della spesa per ristrutturazione edilizia è stata introdotta a regime dal decreto Monti ed inserita nel TUIR all’art. 16-bis per il 36% dei costi sostenuti. Di fatto ancora fruibile al 50% in proroga …
Estesa dal governo Letta, nel 2013, anche all’acquisto dei mobili per un importo fino a 10mila euro quando contemporaneamente si effettuavano lavori di ristrutturazione edilizia ai fini della detrazione del 50%.
Per il 2016 non solo il bonus mobili è stato prorogato come esistente quest’anno, ma allargato anche alle giovani coppie che insieme ai mobili abbiamo acquistato la prima abitazione.
L’unico problema del bonus mobili (ma anche di quello sulle ristrutturazioni) è l’ incapienza fiscale.
Esempio:
La coppia acquista la prima abitazione e spende per mobili pagando con bonifico o carta di credito 16.000 compreso IVA.
Uno dei due componenti o entrambi avranno diritto al rimborso di quanto pagato nella misura del 50% per 1/10 all’anno a partire dall’anno 2016.
Quindi 800 euro per 10 anni, ma la condizione necessaria per ricevere la somma davvero, è aver pagato, per mano del datore di lavoro, almeno un importo pari a questo.
Ovviamente chi non ha un lavoro, non avendo avuto ritenuta fiscale IRPEF sul reddito (ossia imposta pagata per suo conto dal datore di lavoro), non avrà alcun vantaggio.
Acquisto della prima casa nel 2016 e acquisto dei mobili e arredi per 16.000.
Reddito 2016 = 18.000 euro