Per il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, il bonus degli 80 euro è una norma sbagliata e verrà riassorbita nella riforma fiscale.
Con un costo di 9 miliardi l’anno il bonus degli 80 euro è tra le spese fiscali più pesanti: Costa tanto allo Stato e aiuta poco i cittadini.
Un meccanismo esterno alle detrazioni fiscali con un tetto di 26400 è spesso da restituire a conguaglio.
Tecnicamente dice Tria è stata una decisione sbagliata, risultano come spese fiscali e non come un prelievo.
Anche secondo noi, un aiuto come il bonus degli 80 euro, che costa 9 miliardi l’anno, per non creare iniquità dovrebbe essere spalmato uniformemente tramite le detrazioni fiscali a tutti gli aventi diritto e non solo ai lavoratori con redditi da 8000 a 26400 euro l’anno … pochi e ingiusti per chi guadagna 8000 euro è ha famiglia e ugualmente pochi e ancora più ingiusti per chi guadagna fino a 26400 euro e non ha a carico moglie e figli.
Quindi 80 euro al mese per 9 miliardi l’anno che non cambiano la vita al lavoratore e che spesso a conguaglio deve restituire. Secondo noi le detrazioni devono essere concesse tramite Isee (indicatore di equivalenza economica) miglior modo o meno peggiore per determinate il diritto a bonus fiscali e prestazioni sociali.