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Bilancio di esercizio: acconti dividendo

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#pinomerola

Solo con la chiusura dell’esercizio sociale e con l’approvazione del relativo bilancio è possibile sapere se vi sono utili distribuibili ai soci sotto forma di dividendi. Nelle società che fanno appello al pubblico risparmio è, tuttavia, avvertita l’esigenza di una remunerazione infrannuale del capitale in modo tale da incentivare la propensione del risparmio verso l’investimento azionario. Da qui è nata la prassi della distribuzione di acconti sui dividendi; prassi della cui liceità in passato si è dubitato per il pericolo che si finissero coil distribuire utili solo sperati e difficilmente recuperabili dagli azionisti dopo l’approvazione del bilancio di esercizio. La materia è oggi regolata dall’articolo 2433 bis introdotto dal dpr 30/1986: la distribuzione di acconti dividendo non è consentita a tutte le società per azioni ma, solo, a quelle il cui bilancio è assoggettato per legge al controllo da parte delle società di revisione iscritte nell’albo speciale.

La distribuzione di acconti dividendo da parte di tali società è sottoposta ad una serie di condizioni per evitare che vengano distribuiti utili sono sperati e difficilmente recuperabili dagli azionisti dopo l’approvazione del bilancio di esercizio:

·      deve essere prevista dallo statuto,

·      può essere deliberata dagli amministratori dopo il rilascio da parte della società di revisione di un giudizio positivo sul bilancio dell’esercizio precedente e l’approvazione dello stesso,

·      non è consentita quando dall’ultimo bilancio, approvato risultano perdite relative all’esercizio o agli esercizi precedenti,

·      la misura dell’acconto non può superare la minore somma tra l’importo degli utili conseguiti dalla chiusura dell’esercizio precedente e quello delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.

La distribuzione degli acconti dividendo è deliberata dagli amministratori “sulla base di un prospetto contabile e di una relazione dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consenta la distribuzione stessa”. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato del controllo contabile.


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