A vedere il suo saluto <<dimesso>> all’interno dell’auto, fa un certo effetto, un certo dispiacere: il guerriero, colui che non molla mai, stavolta ha abbassato la testa. Nel bene e nel male, anzi soprattutto nel male è stato un grande personaggio della politica italiana. Non condividiamo però gli sberleffi della piazza, non condividiamo il gesto dell’ombrello di Di Pietro…
Noi italiani, come popolo, non facciamo parte di quella piazza, siamo italiani veri, persone riservate, che non gioiscono e non sburlano i vinti alla fine di una partita di calcio.
E’ una persona che probabilmente pagherà per i suoi errori anche personali, tante volte abbiamo scritto che era meglio per tutti che se ne andasse, ma dopo averlo fatto ci sembra eccessivo e deprecabile pensare che qualcuno infierisca con feste di piazza.
E’ vero, molto probabilmente fa parte della mala politica di cui è diventato il simbolo, soprattutto per il conflitto di interessi pur dichiarato e pubblico, ma gli altri suoi colleghi che fanno anch’esssi il suo mestiere, ognuno nel loro piccolo, hanno abbordato i propri interessi con i loro celati conflitti.
Chi non ha peccato scagli la prima pietra, dagli uomini di governo ai sindaci di Paese a cominciare da chi ha fatto quel gestaccio…di cui bisognerà vergognarsi prima come persona e poi come politico.
Certe cose non vanno sicuramente con altre…