Gli istituti di credito italiani sempre più avvezzi a compiere operazioni finanziarie molto rischiose, in quanto amministrate da banchieri milionari.
Tali operazioni hanno messo a rischio l’intero sistema finanziario italiano.
Sono necessarie misure preventive di regolarazione da parte delle preposte autorità per migliorare la governance dei nostri Istituti di Credito con manager più responsabili.
Nel nostro Paese si crede che il volano dello sviluppo sia il settore edile, quando in Italia c’è uno stock di immobili invenduti pari a 340.000 unità.
Fonte: lavoce.info
Facendo un esempio: lo scandalo MPS e il banchiere Mussari.
10,3 miliardi: è stato l’importo pagato dal Monte Paschi per comprare nel 2008 la Banca Antonveneta.
6,6 miliardi: è stato l’importo pagato da Santander per acquistare sei mesi prima la stessa Antonveneta.
730 milioni: è l’importo della perdita sui derivati, operazione finanziaria con forti rischi, rese note dal nuovo amministratore delegato Alessandro Profumo dopo la revisione dei bilanci del 6 febbraio.
4,07 miliardi: è il prestito erogato dallo Stato al Monte Paschi di Siena mediante la sottoscrizione dei Monti-Bond. Con questo prestito la Banca coprirà la voragine generata dalla scomessa dei derivati.
40 milioni: è l’importo sequestrato dai militari della Guardia di Finanza sui conti scudati delle fiduciarie.
Escludendo la parte privata che ci interessa poco, 4,07 miliardi di euro imprestati dallo Stato alla Banca suddetta “sono soldi nostri”, di noi cittadini.
Potevano occorrere per azioni sociali, molto più importanti.
La domanda logica a cui nessuno ha dato una risposta è perchè si compra un asset a 10,3 miliardi che è costato al precedente proprietario 6,6 miliardi?
E’ giusto aiutare le Banche in difficoltà, quando compiono operazioni normali: non è giusto utilizzare i soldi dei cittadini quando i bag sono frutto di amministratori super-pagati che compiono operazioni rischiose, per niente chiare ed incredibilmente passive, usando un termine benevolo.