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Banche, per la Fabi sono 23 mila gli esuberi

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Banche, gli esuberi entro il 2018

Banche, novità sugli esuberi. Saranno almeno 23 mila gli esuberi nel settore bancario entro il 2018, seconda la FABI, uno dei principali sindacati del credito. Alla luce di quanto emerso, gli ultimi piani industriali delle banche, sono al di sotto delle aspettative come sottolinea la nota che cita una situazione non certo ottima, dichiarando che dalle prossime fusioni e aggregazioni ne scaturiranno altri.

I conti del sindacato dei lavoratori bancari prendono in considerazione un piano che Unicredit vuole realizzare con circa 5.700 uscite tra cui circa 5.000 già previste dal vecchio piano a cui si devono aggiungere altre circa 500 già definite per il prossimo triennio. Altre 560 sono già state definite e a queste se ne aggiungono altre 400 circa derivanti dalla possibile cessione del ramo leasing. A questi si aggiungono anche le 8.000 uscite fino al prossimo 2018 di Mps, le circa 1.300 di Bnl, le circa 600 di Bper. Nel 2007 i dipendenti del settore bancario erano circa 340.000, mentre l’anno prima erano circa 300.000 e tra il 2007 ed il 2015 gli sportelli bancari sono scesi da 32.000 a 30.000, un dato allarmante. In tutto questo, la Fabi ricorda che i sindacati vogliono continuare a gestire le ristrutturazioni in maniera molto più morbida di quella precedente e che si opporranno in tutti i modi all’ipotesi delle uscite obbligatorie. Il sindacato Fabi aggiunge che tutte le banche non possono più puntare sul taglio dei costi del lavoro, come fatto fino ad oggi senza grandi risultati, ma devono rilanciare i ricavi mettendo a punto un nuovo modello per il servizio del territorio e in tutto questo l’obiettivo della Fabi è quello di fare banca rispettando territorio, imprese e famiglie. Di tale necessità ne è convinto anche il segretario della Fabi, Lando Sileoni, che ha annunciato la  presentazione di un progetto messo a punto dal sindacato dei bancari, con uno nuovo modello di banca al servizio dell’Italia.

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