Ape Sociale: novità, al via il primo Decreto

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Sull’APE Sociale continua l’attesa in merito ai tre Decreti attuativi tanto promessi dal Governo Renzi e, ora, Gentiloni: l’obiettivo è quello di pubblicarli entro i primi del mese di maggio. Nonostante il ritardo normativo, il 18 aprile è stato dato il via libera al primo atteso decreto sulle pensioni anticipate, quello concernente l’indennità destinata e fruibile dai lavoratori con almeno 63 anni 30 o 36 anni di contributi versati in condizioni di difficoltà economica. L’APE Sociale è un reddito che ha lo scopo di accompagnare i lavoratori dipendenti o autonomi che si trovano in situazione di difficoltà economica sino al raggiungimento della pensione.

I soggetti che hanno diritto al beneficio ricevono una misura monetaria direttamente dall’Inps, di ammontare pari alla pensione al momento della richiesta o direttamente 1.500 euro lordi, nel caso in cui fosse di importo maggiore ai 1.500 euro. Le categorie di lavoratori che possono avere accesso all’APE sociale sono ascrivibili alle seguenti:

  • Lavoratori con mansioni gravose, il cui requisito contributivo sale a 36 anni di versamenti. Sono individuate dalla Legge di Stabilità 2017: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conciatori di pelli e pellicce; conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza (badanti); insegnanti della scuola per l’infanzia ed educatori degli asili nido; conduttori di mezzi pesanti e camion; operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti; professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • lavoratori dipendenti o autonomi che, al momento della presentazione della domanda, assistono da almeno sei mesi un coniuge o un parente entro il primo grado convivente con disabilità grave;
  • invalidi: i lavoratori dipendenti o autonomi che vantino un riconoscimento dell’invalidità civile pari o superiore al 74%. In questo caso, il requisito contributivo è fissato è pari a 30 anni;
  • disoccupati: hanno diritto al trattamento anticipato i soggetti che si trovano in stato di disoccupazione a seguito della cessazione del rapporto di lavoro avvenuta per licenziamento, dimissioni per giusta causa. Per queste categorie il requisito contributivo fissato è pari a 30 anni.

Come fare domanda all’Inps? La domanda per accedere al beneficio deve essere inoltrata tra il primo maggio prossimo e non oltre il 30 giugno; mentre dal 2018, le domande di accesso all’Ape sociale devono essere presentate tra il primo gennaio e il 30 marzo. La misura economica ha natura sperimentale e solo dopo la prossima legge di Bilancio il Governo può o meno renderla strutturale.

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