Annullamento Debiti: legge 3/2012 Esdebitazione

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ESISTE LA LEGGE 3 2012, che consente ai soggetti non fallibibili, l’annullamento debiti o esdebitazione, in presenza di particolari requisiti.

La procedura di esdebitazione anullamento debiti prevista dalla Legge 3/2012, nota anche come “Legge sul Sovraindebitamento”, offre un meccanismo per le persone fisiche, gli imprenditori individuali e le piccole imprese che si trovano in una situazione di sovraindebitamento irreversibile, permettendo loro di affrontare il debito in modo strutturato e potenzialmente liberarsi dalle obbligazioni non soddisfatte al termine del procedimento. Ecco una guida generale su come avviare e procedere con la richiesta di esdebitazione:

1. Verifica dei Requisiti

  • Non fallibili: La procedura è aperta a soggetti non soggetti a fallimento, come persone fisiche, piccoli imprenditori, e professionisti.
  • Stato di sovraindebitamento: È necessario dimostrare di trovarsi in uno stato di sovraindebitamento, ovvero incapaci di soddisfare le proprie obbligazioni finanziarie con il proprio patrimonio e reddito.

2. Consulenza con un Professionista

  • Consultazione: È consigliabile consultare un avvocato o un professionista specializzato in procedure concorsuali che possa valutare la situazione debitoria e fornire consulenza su come procedere.

3. Redazione del Piano del Consumatore o Proposta di Accordo

  • Piano del consumatore: Prevede la liquidazione del patrimonio e l’utilizzo del reddito disponibile per soddisfare parzialmente i creditori.
  • Proposta di accordo: Consiste in una proposta di ristrutturazione del debito, offrendo ai creditori condizioni più favorevoli rispetto alla liquidazione del patrimonio.

4. Deposito della Domanda

  • Organo di composizione della crisi (OCC): La domanda di accesso alla procedura, insieme al piano del consumatore o alla proposta di accordo, deve essere depositata presso l’Organo di Composizione della Crisi presso il tribunale competente.

5. Convocazione dei Creditori e Delibera

  • Valutazione: L’OCC valuta la fattibilità del piano o della proposta e può convocare una riunione dei creditori per la loro approvazione.
  • Approvazione: È richiesta l’approvazione della maggioranza dei creditori per procedere.

6. Omologazione Giudiziale

  • Omologazione del tribunale: Se il piano o la proposta vengono approvati dai creditori, il tribunale deve omologare la decisione, rendendola esecutiva.

7. Fase di Esecuzione

  • Realizzazione del piano: Il debitore procede con l’esecuzione del piano sotto la supervisione dell’OCC o del professionista incaricato.

8. Esdebitazione

  • Liberazione dai debiti: Al termine della procedura, se il debitore ha agito in buona fede e rispettato gli obblighi previsti, può essere liberato dalle residue obbligazioni non soddisfatte.

Note Importanti

  • Buona fede: La procedura presuppone l’agire in buona fede del debitore. Frodi o tentativi di elusione possono portare alla revoca dei benefici della procedura.
  • Costi e tempistiche: La procedura può comportare costi legali e amministrativi, e le tempistiche possono variare a seconda della complessità del caso.

Queste informazioni forniscono una panoramica generale della procedura di esdebitazione. Tuttavia, date le complessità legali e le variazioni possibili a seconda del caso specifico, è fortemente raccomandato consultare un professionista per una valutazione accurata e assistenza personalizzata.

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