L’Amministrazione ha istituito un sistema (compliance) per garantire che i contribuenti che ricevono gli avvisi della compliance, rettifichino le dichiarazione per omissioni di materia imponibile, in via preventiva rispetto ad accertamenti e contenzioso, con una convenienza sia per il contribuente e sia per lo Stato.
Per coloro che si rifiutano di attivarsi dopo aver ricevuto un avviso, le conseguenze potranno portare all’aggravio di sanzioni sia pecuniarie che penali.
Per massimizzare l’efficacia, l’agenzia sta sviluppando ulteriormente strumenti analitici e serie di dati altamente sofisticati per individuare potenziali contribuenti non in regola. Nel 2023, l’ADE invierà 2,6 milioni di LETTERE
ai contribuenti per promuovere l’adesione spontanea (compliance) mediante dichiarazione integrativa e pagamento del dovuto rispetto alle omissioni riscontrate dai controlli dell’Agenzia medesima.
Si prevede che questo numero aumenti entro il 2025, quando l’agenzia si propone di ridurre la propensione all’evasione fiscale del 15 percento. Facendo leva sulle LETTERE DI COMPLIANCE L’AGENZIA DELLE ENTRATE sta lavorando per garantire che tutti i cittadini rispettino i loro obblighi fiscali e aiutino L’AMMINISTRAZIONE a RECUPERARE GETTITO.
Nella maggior parte dei casi trattasi di rilievi ineludibili non controvertibili dal contribuente, come CERTIFICAZIONE DI REDDITI NON DICHIARATI, O CANONI DI LOCAZIONE NON DICHIARATI, A FRONTE DI CONTRATTI REGISTRATI, PER CUI L’UNICA VIA DEL CONTRIBUENTE E’ QUELLA DI ADERIRE PERCHE’ LA COMPLIANCE E’ ASSOLUTAMENTE CONVENIENTE, MA NEI CASI IN CUI IL CONTRIBUENTE NON ABBIA LE RISORSE PER SOSTENERE IL VERSAMENTO DELLE MAGGIORI IMPOSTE, BISOGNERA’ VALUTARE SE ATTENDERE L’ACCERTAMENTO, SIA PUR PIU’ ONEROSO PORTI SOLO CONSEGUENZE PECUNIARIE O ANCHE PENALI.