scende in politica, anzi, come gli piace dire, “sale in politica,” e sarà probabilmente
l’autentico rottamatore della seconda repubblica, ma dimentica di picchiare su alcuni poteri forti…., come le
Banche, che sono state sempre protette fino ad oggi (anche dal Prof), a
discapito delle piccole aziende, che hanno subito IL CREDIT CRUNCH in
maniera “abnorme e drammatico”, e che ha causato, di conseguenza, la forte recessione del 2012.
finanziamento fatto dalla BCE alle nostre Banche, per circa 30 miliardi di euro, a tassi pari allo
zero, destinati ad imprestarli alle imprese produttive, sono stati
invece utilizzati per acquistare I BTP a tassi
molto interessanti (si accettano smentite).
Non una parole per le famiglie che
sebbene hanno un buon reddito, debbono recarsi alla Caritas, perchė non
riescono ad arrivare alla fine del mese, e l’equità dov’è?
Non una parole per gli esodati e l’equità?
Non una parola sulla
necessitá di legare l’IMU alla capacità reddituale dei proprietari, così come sarebbe necessario per altre
imposte indirette: IVA, ACCISE, IMPOSTA DI BOLLO, CHE COLPISCONO IN
EGUAL MISURA NAPOLITANO ed un giovane disoccupato; e questo alla faccia
dell’Equitá!!!
Vediamo prima i punti salienti in sintesi dell’Agenda Monti.
Lavoro:
testa di MONTI c’è un mercato del lavoro moderno, con una grande
semplificazione delle norme, che comunque rispettino i diritti dei
cittadini e dei lavoratori.
delle giuste sinergie tra imprese, lavoratori, sindacati ed
amministrazione pubblica, al fine di evitare la conservazione di diritti
acquisiti che finiscono per avere l’effetto opposto a quello del
mantenimento del proprio posto di lavoro, o l’assunzione di nuova forza
lavoro.
di MONTI è contenuta LA VOLONTA’ di varare leggi per i cittadini (ad
nazionam) e non per coloro che legiferano (ad personam).
ancora è previsto l’obiettivo di rafforzamento delle pene per il falso
in bilancio, e per risolvere, definitivamente, la questione del
conflitto di interessi.
la ripresa e la sconfitta della dilagante disoccupazione, Monti propone
una sinergia tra l’unione dei riformatori che “vogliono il cambiamento
per il bene comune”.
documento programmatico recita che è necessario proseguire nell’azione
condotta fino ad ora sia ai fini della crescita che ai fini delle azioni
occorrenti per stabilizzare i debiti sovrani.
la tassa più odiata dagli Italiani, l’IMU, il manifesto di MONTI, parla
esplicitamente della possibilità di modificarla ma non certamente di
abolirla, ciò sarebbe demagogico ed irresponsabile.
portante in materia Fisco è stornare le risorse recuperate dalla
revisione della spesa pubblica, sul capitolo riduzione della pressione
fiscale.
Insomma l’equità nell’Agenda MONTI non la rinveniamo …. nè quella fiscale nè quella sociale.
Ma soprattutto, per intenderci, non rinveniamo nel programma, le necessarie azioni per le urgenze sociali: per chi domani 29 dicembre 2012 non ha i soldi per fare la spesa o non ha i soldi per curarsi!!!
Su questo vorremmo una risposta o una smentita da MONTI, voi che ne pensate ?