Affitti brevi e turistici: arriva la tassa di soggiorno obbligatoria

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Novità in materia di locazioni ed affitti brevi e turistici: secondo il D.L. 50/2017 convertito con modifiche dalla Legge n.96 del 21 giugno 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 giugno: introduzione dell’obbligatorietà di applicazione della tassa di soggiorno sui contratti di affitto breve.

La tassa di soggiorno è obbligatoria sia nel caso in cui si tratti di contratto di locazione breve e turistico concluso direttamente dal soggetto proprietario dell’immobile con l’inquilino-turista sia nel caso in cui il contratto sia stato concluso per intervento dell’intermediazione di agenti immobiliari. Come sancito dal dettato normativo il soggetto che incassa il canone di locazione ed interviene nel pagamento, è responsabile anche del versamento dell’imposta di soggiorno nonché degli ulteriori adempimenti previsti dalla legge e dal regolamento comunale.

Con deliberazione del consiglio comunale, la tassa di soggiorno è applicabile in proporzione al prezzo, sino all’ammontare di 5 euro per notte di soggiorno. Grazie al dettato normativo introdotto, ogni Comune con apposita delibera regolamentare può rimodulare l’imposta di soggiorno.

Fino al mese di giugno la tassa di soggiorno era applicabile solo nel caso di attività svolta in maniera professionale, da parte dei Bed&Breakfast e dei gestori di case ed appartamenti vacanza che stipulano contratti di locazione brevi e di affitto turistico. Dal corrente mese anche per chi intende affittare il proprio appartamento o casa per uso turistico deve procedere con il versamento e l’applicazione della tassa di soggiorno.

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