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Accertamenti bancari: la difesa dal SID. Proforma di donazione piccole somme

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#pinomerola

Con il nuovo sistema SID i movimenti bancari di ogni singolo contribuente non saranno più un segreto per il fisco e gli accertamenti bancari arriveranno a ritmi vertiginosi.

Ma qual è la difesa POSSIBILE contro il sistema SID e i sicuri accertamenti bancari?

1. Oggetto di controllo. Conti correnti, dossier titoli, gestioni patrimoniali, conti di deposito, fondi comuni, fondi pensione, carte di credito, compravendita di oro, ed anche “cassette di sicurezza”, non saranno più celati al fisco, e scatteranno immediatamente gli accertamenti bancarii nel momento in cui venga riscontrato uno “scostamento rilevante tra quanto dichiarato e quanto depositato in Banca”.

2. Grandi evasori fuori dal SID. Oggi è sempre più necessaria la specializzazione nella propria attività e nel proprio mestiere. I professionisti dell’evasione fiscale non saranno affatto preoccupati dall’introduzione del nuovo sistema SID: loro un conto corrente in Italia “non l’hanno mai aperto”. I propri tesoretti, sottratti all’erario e quindi ai propri concittadini, sono conservati gelosamente in società estere, in cui ad esempio i soci sono fiduciarie con sede in altri paesi Black List, e i soci della fiduciarie fanno capo ad altre società costituite in Lussemburgo, San Marino, ecc. Ecc.. Ma lo Stato certamente non può diventare matto «per accertare e contestare» questi rebus a crucintarsio al fine di scovare gli evasori di professione per comminargli accertamenti bancari:

L’unica cosa certa è che queste persone vivono e gestiscono tutto dall’Italia, contribuendo “sì” ad aumentare la spesa pubblica ma circolando indisturbati con grosse auto a noleggio. Magari con un modello ISEE equivalente a zero, per i figli che studiano in Italia, e che pagheranno meno tasse universitarie del figlio di un lavoratore a mille euro il mese, percependo anche la borsa di studio poiché nullatenenti, senza parlare dell’esenzione dai farmaci.

3. Erario a caccia di incassi. L’Erario comunque deve incassare quello che occorre per far fronte alla spesa pubblica, non importa se a pagare saranno sempre i soliti noti: dipendenti e aultonomi.

4. Il SID colpirà principalmente i piccoli. Oltre ad una pressione fiscale indecorosa, con i nuovi accertamenti bancari si cade dalla padella alla brace: chi ha un conto corrente in Italia, e vive e lavora qui, dovrà preoccuparsi, eccome, del nuovo sistema di controllo dei conti bancari SID.

5. I piccoli li difendiamo noi. Attenti ai versamenti: se ad esempio versate in banca 2.000 euro, e dopo dieci giorni ne versate altre 500, perché i vostri genitori ve li hanno donati, si accenderà una lucina rossa che avviserà il Fisco che avete versato 2500 euro nel giro di soli 10 giorni. Se per questo vi sarà notificato un accertamento, e i 500 euro “donati” non saranno documentabili, sarete evasori fino a prova inversa. Insomma colpevoli di default! Al contrario di ciò che avviene in uno Stato di diritto, dove si è innocenti “fino a prova contraria”. Nell’esempio proposto sarete fortunati se la donazione ricevuta sarà dimostrabile con documenti che attestano un prelevamento dei donanti (di pari importo) a ridosso del vostro versamento. Se la donazione invece è stata fatta in contanti, non avrete nessuno scampo, bisognerà pagare sul maggior reddito di 500 euro derivante da evasione. E anche se alla fine riuscirete a dimostrare la vostra innocenza, nel frattempo avrete perso diversi giorni di lavoro e le spese della difesa del consulente.

Ma questo sistema lede anche il diritto alla privacy? Noi pensiamo proprio di sì.

Il controllo bancario si potrebbe accettare nel momento sia in atto una verifica a nostro carico, e nell’ambito dell’accertamento si controllano anche i nostri conti bancari. Ma è cosa diversa sapere tutti i risparmi, i conti, gli scoperti di ogni persona, senza vi sia nulla a proprio carico: è una lesione della libertà dei cittadini,,, viviamo ancora in una democrazia?



Proforma di atto di donazione piccole somme.

Il sottoscritto ______________________ nato a _________________ il _________________ c.f._______________________, residente in ______________________ via _________________ n. _____,

dona la somma in contanti di euro ____________

al figlio ______________________ nato a _________________ il _________________ c.f._______________________, residente in ______________________ via _________________ n. _____, per provvista del proprio conto intrattenuto presso ________________ filiale di _______________ numero di conto _______________________.

In fede

..luogo………. lì …..data……

Allega documento di identità.

La presente in piego raccomandato si dovrà spedire al beneficiario tramite posta prioritaria, per conferire al documento data certa, recata dal timbro postale, tale per cui non si potrà contestare di aver formato il documento in epoca successiva al versamento stesso.

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