Il Governo sembra essere riuscito ad accontentare i suoi fedeli contribuenti almeno per tre mesi: l’IVA resta al 21%.
Le risorse occorrenti per fermare l’aumento IVA, per 1 miliardo di euro, non sono state recuperate da pratiche di revisione della spesa pubblica, o da maggiori introiti derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, e neanche dall’eliminazione delle province,
bensì dall’aumento degli acconti Irpef, Ires e Irap,
La copertura quindi, al paventato aumento dell’aliquota Iva al 22%, sarà assicurata dai maggiori versamenti degli imprenditori e dei lavoratori autonomi.
Infatti per novembre l’acconto dell’Irpef passerà dal 99 al 100%, quello dell’Ires dal 100 al 101% e quello dell’Irap dal 100 al 110%.
Gli economisti del nostro esecutivo finalmente hanno trovato la soluzione: un sistema semplice dove cambiando gli addenti “il prodotto non cambia”…