Ci risiamo, i tassatori sopravvivono ai governi ORMAI DA VENTI ANNI, ed oggi piegati anche dai complessi impegni europei.
Dopo tante promesse sembra proprio che l’aumento dell’IVA al 22% non si possa scongiurare per la mancanza dei 4 miliardi occorrenti. Il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha dichiarato che mancano anche gli altri 4 miliardi per l’eliminazione definitiva dell’IMU sulla prima casa..
Saccomanni ha spiegato che l’esecutivo «è al lavoro per la riduzione della pressione fiscale su consumi e proprietà immobiliare», e alla «quantificazione globale delle esigenze di finanziamento per centrare questi obiettivi», ma il peggioramento dell’economia rendono difficilemnte praticabile il blocco dell’aumento IVA.
Inoltre l’eliminazione completa dell’Imu costerebbe altri 4 miliardi di euro. In totale 8 miliardi, che spiega il ministro «attualmente non sono rinvenibili».
E’ guerra tra PDL e PD. Il governo Letta che sta prendendo i connotati precisi del precedente governo MONTI, non sembra adatto a tradurre la teoria in realtà soprattutto quando vige la prostazione verso i vertici euopei.
Molte promesse insomma, che dovrebbe farsi esclusivamene quando già si hanno i soldi in tasca.
Aumentare l’IVA, che teoricamente vale 4 miliardi in quanto dovrebbe portare il pari importo in maggior gettito, non è detto che si concretizzi: a questo punto il gatto che si morde la coda è il meno compromesso.
Secondo noi l’aumento dell’IVA causerà nuova recessione e calo dei consumi con conseguente diminuzione del maggior gettito atteso.