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IMU: tre rate per le prime case, mentre i Comuni preparano gli aumenti.

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#pinomerola
Il DDL approvato dalla Camera con il voto di fiducia del 18 aprile 2012 ha stabilito definitivamente le date previste per il pagamento dell’IMU.

Concessa la facoltà ai soli proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale di pagare l’IMU in tre rate pari ad un terzo (per rata ma solo per le prime 2 per poi pagare la terza  a saldo) alle seguenti scadenze: 
18 giugno, 17 settembre e 16 dicembre 2012 con il conguaglio stabilito dal Comune di appartenenza.

Fortunatamente, c’è stato un ripensamento sugli immobili (non affittatti) di proprietà di anziani che dimorino stabilmente in istituti di ricovero, che saranno soggetti all’aliquota IMU per la prima casa, con applicazione dell’aliquota base dello 0,40%, contro le precedenti indicazioni che portavano a considerare questi immobili come seconde case con assoggettamento della maggiore aliquota prevista “per gli altri immobili” pari allo 0,76% della  base imponibile.

I proprietari di altri immobili diversi dall’abitazione principale dovranno invece pagare tassativamente l’IMU in due soluzioni:

  • 16 giugno 2012 (acconto in base all’aliquota base stabilita dallo Stato).
  • 16 dicembre 2012 (saldo dopo le variazioni di aliquota che apporteranno i Comuni):

Ma vediamo i considerevoli margini di modifica che i Comuni  hanno il potere di adottare entro il 30 settembre 2012 e da calcolare per il conguaglio di dicembre:

                                         STATO             COMUNE           COMUNE
Tipologia di Immobile  (Aliquota base)   (Aliquota max)   (Aliquota minima) 

Abitazione principale           0,40%                   0,60%               0,20%                  
Seconde case
Altri immobili, negozi,
opifici industriali                  0,76%                   1,06%               0,46%

Immobili rurali
strumentali                          0,20%                   0,20%               0,10%          

Riteniamo comunque con ragionevole certezza che saranno pochi i Comuni “che ridurranno le aliquote base” stabilite dal decreto salva italia, mentre saranno invece molti quei Sindaci che aumenteranno l’aliquota base dello 0,40% e dello 0,76% fino al massimo consentito dalla stessa disposizione di legge; ciò nella considerazione che l’IMU, a differenza dell’ICI, “per il 50% della base” verrà incassata dallo Stato.
Questo solo per le seconde case e gli altri immobili.

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