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Istat: A Gennaio produzione industriale in calo. Disoccupazione inevitabile.

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#pinomerola
Quindi la Recessione è in atto.

L’ISTAT con un Comunicato del 9 marzo 2012 ha reso noto i dati IN CALO “sulla produzione industriale di gennaio 2012″ comparati con il mese e trimestre precedente.

I conti tornano purtroppo in relazione al tasso di disoccupazione generale salito dello 0,2% (al 9,2%) rispetto all’anno scorso,  e tra i giovani tra i 15 e 24 anni salito al 31,1%, con un incremento dello 0,1%  rispetto a dicembre 2011.


Infatti a Gennaio 2012 l’indice destagionalizzato della produzione industriale scende del 2,5 per cento  rispetto a dicembre 2011 (annuo tendenziale del 5%).

In rapporto al trimestre precedente la tendenza è confermata: diminuisce dell’1,9% la produzione industriale del trimestre [novembre-gennaio] rispetto al trimestre precedente [agosto-ottobre].

SETTORI IN CRESCITA rispetto a gennaio 2011:
L’Attività estrattiva: +5,8%;
La Fabbricazione di computer, prodotti elettronici, ottica, apparecchi di misurazione: + 2,3%;
L’Industria alimentare, di bevande e tabacco: +2,0%;

SETTORI IN ARRETRAMENTO rispetto a gennaio 2011:
 Energia: -5,9%;
Beni di consumo: -5,8%;
Beni intermedi: -5,4%;
Beni strumentali : -4,2%;

SETTORI IN FORTE ARRETRAMENTO rispetto a gennaio 2011:
L’industria del legno, della carta e stampa  – 16,30%;
Altre imprese manifatturiere, di riparazione ed installazione di macchine – 13,30%
Prodotti petroliferi raffinati, fabbricazione di apparecchi elettrici e per uso domestico non elettrici tutti in calo dell’11,4%.

Risulta conseguenziale l’aumento dei disoccupati di cui abbiamo detto sopra.

I settori che hanno subito un forte calo della produzione industriale sono quelli che registravano UNA MAGGIORE INCIDENZA DI FORZA OCCUPAZIONALE.

Riteniamo che le pesanti manovre, «sia pur necessarie», hanno colpito soprattutto le PMI. MAGGIORI tasse, MAGGIORI adempimenti, STRETTA all’evasione non possono gravare solo di una nicchia produttiva del Paese.  

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