L’ISTAT ha comunicato che le spese alimentari nel 2012 sono tornate ai livelli di vent’anni fa, ossia del 1992.
Tornate indietro di 20 anni i volumi di spese alimentari delle famiglie italiane.
Le spese del settore ‘alimentare e bevande non alcoliche’ nel 1992 ammontavano a 117,6 miliardi, nel 2012 hanno raggiunto solo i 117 miliardi.
LA CRISI E’ GRAVE. Lo studio dell’ISTAT dimostra che la causa dell’arretramento dei consumi per spese alimentari è esclusivamente dovuto alla crisi. Infatti nel 2007 le spese alimentari avevano raggiunto i 129,5 miliardi, aumentate del 10,1% in confronto all’anno 92.
Ma in 5 anni dal 2007 al 2012 le spese per “alimentari e bevande non alcoliche” si sono ridotte del 9,6%, ritornando ai livelli di 20 anni fa.
La crisi economica, la recessione, la povertà stanno dilagando; siamo ad un punto di non ritorno; solo azioni forti, nel segno della discontinuitá potranno dare la scossa anti-ciclica contro la recessione.
Sicuramente non il Governo attuale, che sembra camminare a passo felpato mentre ci sarebbe bisogno di organizzare una corsa contro il tempo.
2012 e 2013 due anni molto diversi: l’anno scorso c’era la crisi finanziaria, ed i maggiori rischi li hanno corsi Banche, Multinazionali, Magnati italiani.
Monti ha salvato gli italiani super ricchi, con una manovra lacrime e sangue, recessiva, distruttiva dell’economia reale, di famiglie e piccole imprese. Complimenti