Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 05 2013 il DPCM 22 02 2013 che disciplina l’utilizzo della firma digitale nella Pubblica Amministrazione.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio 2013 ha disciplinato l’utilizzo della firma digitale nella pubblica amministrazione tramite adeguamento della firma elettronica al Codice dell’Amministrazione Digitale.
Tale provvedimento prevede l’utilizzo della firma digitale o elettronica avanzata ai fini delle comunicazioni telematiche tra pubbliche amministrazioni e cittadini.
La classificazione delle firme in formato elettronico sono:
- La Firma elettronica: identificazione informatica effettuata tramite dati in forma elettronica.
- La Firma elettronica avanzata: identificazione informatica che permette di condurre al firmatario di documenti con la sicurezza della loro connessione unica al firmatario stesso;
- La Firma qualificata: Tale firma è basata su di un certificato qualificato che utilizza un dispositivo per la creazione della firma;
- La Firma digitale: Particolare tipo di firma elettronica avanzata che si base su di un sistema di due chiavi crittografiche, una pubblica e l’altra privata.
Ma è attesa la seconda parte della riforma del codice dell’Amministrazione digitale.
Un secondo decreto darà attuazione al nuovo obbligo di fatturazione elettronica verso gli enti pubblici.
Tale processo di ricezione di documenti e fatture potrá avvenire solo in formato digitale e permetterà alle P.A. di avere con immediatezza il monitoraggio della formazione della spesa pubblica, della liquidazione dell’IVA, CREANDO SUL MERCATO UN PROCESSO VIRTUOSO DI MODERNIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI.
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