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Manovra: flat tax 15% fino a 65mila euro

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#pinomerola

Fonte Ipsoa.it

Manovra anticipazioni. La Flat tax é prevista per i redditi sino a 65 mila euro con la possibilità di estendere la soglia a 100 mila euro dal 2020. Stretta sulla deducibilità degli interessi delle banche e pace fiscale. Sono queste le basi su cui muoverà i primi passi la manovra fiscale che avrà un primo assaggio nel decreto collegato che sarà presentato a breve. E’ quanto emerge dal preconsiglio dei Ministri la riunione tenutosi il 3 ottobre. Sulla bilancia ci sono anche le misure previdenziali, prima fra tutte, quelle legate alle pensioni.

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Nella giornata del 3 ottobre 2018 si è svolta una riunione cui hanno partecipato il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’economia Giovanni Tria, quello del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, e il titolare del Viminale Matteo Salvini per la messa a punto dei numeri da inserire nella nota di aggiornamento economico e finanziario (Nadef).
Dalla conferenza stampa che ne è seguita sono emersi alcuni elementi che tracciano le linee guida su cui si muoverà la prossima manovra di bilancio.
In linea di massima, gli interventi in cantiere prevedono il nuovo forfait al 15% sino a 65 mila euro di ricavi lordi (l’aumento della soglia a 100 mila euro potrebbe avvenire nel 2020), una aliquota Ires al 15% per le società che assumono e reinvestono in macchinari e rifinanzia per il 2019 iperammortamento e superammortamento e nessun taglio netto alle detrazioni principali.
Per quanto riguarda l’aumento dell’IVA, per il 2019 è scongiurato, ma non è detto che lo sarà anche per gli anni successivi.
Inoltre, è all’orizzonte una revisione delle regole di deducibilità degli interessi per le banche.
Invece, sul lavoro e previdenza, i cardini della manovra saranno il superamento della legge Fornero con la possibilità di andare in pensione con alcuni anni di anticipo senza penalità (si parla di quota 100, con un minimo di 62 anni di età e 38 anni di contribuzione), l’introduzione del reddito e della pensione di cittadinanza ed il restyling dei centri per l’impiego.

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